APPIANO GENTILE – Non perdere contro il Bayern Monaco e volare in semifinale di Champions, dove probabilmente ci sarà il Barcellona. Questa la missione dell’Inter, che domani a San Siro (ore 21) affronterà la formazione tedesca nel ritorno dei quarti, partendo dal vantaggio della vittoria per 2-1 all’Allianz Arena.
Ai nerazzurri basterebbe un pareggio, ma non è con questo spirito che la squadra si prepara alla gara del Meazza. “Della gara d’andata dobbiamo replicare la prestazione, ma dimenticarci il risultato. E non dobbiamo nemmeno guardare i precedenti, che nella storia dell’Inter con il Bayern qui a San Siro non sono sempre stati positivi. Giochiamo contro un grandissimo avversario. Lo rispettiamo, ma con la giusta attenzione possiamo fare una grande gara”, ha detto il tecnico Simone Inzaghi nella conferenza stampa della vigilia.
San Siro esaurito, incasso di oltre 9 milioni
L’Inter potrà contare su uno stadio gremito, con incasso superiore ai 9 milioni di euro. A sostenere il Bayern saranno 4.300 tifosi, quasi una curva intera. Il pubblico di casa potrà forse aiutare l’Inter a superare la fatica di dover giocare ogni tre giorni. “Quest’anno c’era una Champions nuova, sia per noi allenatori sia per i giocatori: ha portato via molte più energie, basta pensare al percorso dell’anno scorso. L’8 novembre ci siamo qualificati a Salisburgo, mentre quest’anno abbiamo dovuto aspettare il 29 gennaio col Monaco. Con due mesi di anticipo, l’anno scorso potevamo pensare a un solo obiettivo. Ora c’è più fatica, ma anche grande soddisfazione”, ha spiegato Inzaghi.
Dubbio a sinistra: Dimarco o Carlos Augusto?
Per quanto riguarda la formazione, la notizia è il ritorno di Federico Dimarco, assente in Baviera ma titolare nell’ultima giornata contro il Cagliari. Il tecnico dovrà decidere se schierare lui o Carlos Augusto, decisivo all’Allianz Arena: “Ieri abbiamo fatto un allenamento breve, ma intenso. Dimarco stava bene, Carlos stava bene, come pure Frattesi e Zalewski. Abbiamo ancora fuori Dumfries e Zielinski, oltre a Correa che non è in lista”. Corsia sinistra a parte, è probabile che Inzaghi riproponga i titolarissimi. A Monaco, l’Inter è stata la prima squadra nella storia della Champions League a schierare quattro giocatori con almeno 35 anni nell’undici titolare: Acerbi 37, Sommer 36, Mkhitaryan 35, Darmian 35.
Il pericolo Muller e la forza del Bayern
Nella gara d’andata, l’ingresso in campo di Muller ha cambiato la partita. Domani, sembra che possa partire titolare. “Conosciamo Muller. All’andata è entrato e ha segnato, e domenica ha fatto un’ottima gara col Dortmund. Però sappiamo che squadra è il Bayern. C’era Sané diffidato all’andata, e se non ci fosse stato al ritorno ci sarebbero stati Coman o Gnabry. È una squadra con tantissimi giocatori affermati, di talento, giovani, aggressivi. Da parte nostra, ci vorrà una grandissima prestazione come all’andata. Ce la giocheremo senza pensare al risultato di Monaco”, ha detto il tecnico interista.
Inzaghi verso il rinnovo: “Qui sto bene”
Inzaghi, dopo il finale di stagione, firmerà il rinnovo di contratto con l’Inter almeno fino al 30 giugno 2027. Questo lo renderebbe il secondo allenatore più longevo nella storia del club, dietro al Maestro, Helenio Herrera. Una situazione che Inzaghi commenta così: “Io penso che questo non sia il momento per parlare di rinnovo. Posso però dire che sono molto felice all’Inter, e nelle scelte sarà sempre il parametro più importante. In questo momento parlare del mio futuro non mi sembra il caso. Però ho sempre detto che sto bene qui. Tra un mese e mezzo si parlerà di futuro”.
Mkhitaryan risponde a Kompany
La parte del polemico in conferenza stampa l’ha fatta Mkhitaryan, che ha parlato prima dell’allenatore. A Kompany, tecnico del Bayern, che ha criticato l’esultanza dei nerazzurri a Monaco, ritenendola eccessiva, ha risposto così: “Ognuno può dire quel che vuole. Sappiamo ciò che abbiamo fatto, sappiamo che siamo stati felici. Non c’è stato alcun festeggiamento, e vogliamo focalizzarci sulla nostra partita, sul nostro gioco, niente di più. In tanti parlano fuori dal campo, fuori dal club. Noi proviamo a non sentire e a non ascoltare. Il mondo del calcio è così”. E sul suo futuro, ha detto: “Mi sono rimasti uno o due anni per giocare. Magari smetterò a fine stagione, ma per ora sono felicissimo di giocare in questo club, per tutto quello che stiamo provando a raggiungere”.
Kane: “Dopo l’andata non ho dormito”
A San Siro, in conferenza stampa, ha parlato Harry Kane, che ha confessato: “Non ho dormito, dopo gli errori nella gara d’andata». Il tecnico Vincent Kompany ha dato così la carica: “Abbiamo preparato una grande notte. Dobbiamo vincere, punto. I dettagli faranno la differenza”. I bavaresi tengono doppiamente ad arrivare in finale, visto che si giocherà a Monaco. Ma arrivano alla sfida di San Siro senza Davies, Ito, Upamecano, Neuer e Musiala. Lothar Matthäus non ha dubbi: “Nell’emergenza, la scelta giusta è affidarsi a Thomas Müller”, che l’inno della Champions lo ha sentito suonare 162 volte in carriera, segnando 57 gol. L’ultimo all’Inter, otto giorni fa. I bavaresi a Milano contro l’Inter hanno sempre vinto. Nel dicembre 1988, negli ottavi di Coppa Uefa, ribaltarono con un 3-1 il 2-0 subito all’andata. Un’impresa ripetuta nel 2011, sempre agli ottavi, questa volta in Champions: vittoria interista in Baviera ma passaggio del turno dei tedeschi.