Il perdurante casting per il seggio vacante da direttore sportivo del Milan è arrivato a una svolta. Ieri a Roma l’amministratore delegato del club rossonero Furlani ha incontrato Igli Tare: un colloquio lungo, durato quasi sei ore, nel quale si è parlato del Diavolo che verrà, di come rimettere in moto la macchina rossonera, ingolfata dopo una stagione complicata. L’ad è partito in mattinata in treno da Milano, poco dopo pranzo ha visto l’ex dirigente della Lazio. Un confronto positivo, che ha reso Tare il grande favorito nella corsa al trono. Staccato D’Amico, con cui c’è stato più di un contatto ma che resta sotto contratto fino al 2027 con l’Atalanta, club con cui il Milan ha ottimi rapporti (e la speranza è che tali restino). Di più: i bergamaschi ieri hanno annunciato l’arrivo di John Mortough, ex ds del Manchester United. Si occuperà del mercato internazionale sotto la guida di D’Amico, di fatto sostituendo Lee Congerton, l’uomo che ha portato a Bergamo Lookman, Ederson e Hojlund, andato un anno fa in Arabia Saudita. Sartori, invece, non ha mai davvero pensato di lasciare il Bologna, con cui a febbraio ha rinnovato per altri due anni.
Allegri in pole per la panchina del Milan
Tare ha quindi il vantaggio di essere libero dopo la fine dell’avventura alla Lazio. Piace perché è un dirigente esperto eppure giovane, formato da anni di lavoro con Lotito, con profilo internazionale (parla sei lingue) e non legato a una cerchia specifica di procuratori. Sa pescare in mercati poco inflazionati e ha un buon rapporto con il dt Moncada, che tornerà a occuparsi dell’area scout. Con lui, fattore determinante, il Diavolo potrebbe impostare da subito il lavoro per la prossima stagione. Tante le questioni sul tavolo, dalla gestione dei rinnovi di Hernandez e Maignan alla necessità (senza la Champions) di effettuare una cessione eccellente. Ma il primo dossier da gestire sarà quello sul nuovo allenatore (le possibilità di permanenza di Conceiçao restano basse): i discorsi sono appena iniziati, il favorito per ora è Allegri, più staccati Fabregas e De Zerbi.
Tare, tutto pronto per la firma
Se non ci saranno altri colpi di scena, la firma di Tare è prevista già al prossimo incontro con Furlani, alla presenza dell’azionista di controllo Cardinale. I due si sono visti a febbraio a Londra, insieme all’advisor Ibrahimovic. L’ex Lazio già allora aveva convinto, poi nel discorso è subentrato Furlani che ha rimescolato le carte. Ora, superato il valzer con Paratici, pare essere la volta buona.
Maignan ancora a riposo
Intanto ieri pomeriggio Maignan ha effettuato una tac di controllo che ha escluso complicanze dopo il trauma cranico subito a Udine nello scontro con Jimenez. Mike non si sente ancora al cento per cento. La botta è stata forte, come lo spavento. Resterà a riposo ancora un paio di giorni. Il rientro in gruppo è previsto nel weekend. Poi starà a lui scegliere, in base a come si sentirà, se giocare domenica contro l’Atalanta o mercoledì con l’Inter.