Questo sito contribuisce alla audience di
 

Il conto del derby di Roma: stop alle trasferte e sei arresti tra gli ultrà

Puniti i tifosi di entrambe le squadre. Dalla prossima stagione le partite considerate a rischio non potranno giocarsi di sera

Dalla prossima stagione stop ai derby in notturna. E già dalla prossima giornata, per i prossimi tre turni di campionato, gli ultrà di Roma e Lazio verranno tenuti lontani dai settori ospiti. Per loro le trasferte sono vietate. Non poteva finire diversamente dopo la guerriglia che domenica ha incendiato il prepartita di Lazio-Roma. Il bilancio di 24 agenti feriti nel tentativo di arginare prima i 500 ultrà giallorossi che hanno assaltato ponte Milvio e poi l’offensiva dei mille picchiatori laziali uniti contro la polizia hanno convinto il Viminale a prendere delle misure drastiche.

Giro di vite

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ieri ha comunicato alla Figc che per la prossima stagione calcistica “non sarà più consentito lo svolgimento in orario serale delle partite ad alto rischio, come il derby tra le squadre romane”. Così Piantedosi ha risposto agli ultrà violenti e ai sindacati di polizia che chiedevano proprio lo stop del derby in notturna. I nomi e i cognomi di chi ha motivato questa decisione sono appuntati nell’informativa della Digos inviata alla procura di Roma e che ha dato luogo, già ieri, ai primi sei arresti in flagranza differita. Sono finiti in manette tre esponenti del gruppo Ultras Lazio, e altri tre supporter giallorossi dei gruppi Roma Violenta, Quadraro e Insurrezione giallorossa.

Gli arresti

Tra gli arrestati laziali ci sono un militante di CasaPound, già daspato e il figlio ventiquattrenne di Ettore Abramo detto “Pluto “, uno dei capi della curva Nord attualmente in carcere con sentenza definitiva per il suo coinvolgimento nell’inchiesta Grande raccordo criminale, che nel 2019 ha scoperchiato il sistema messo in piedi da Fabrizio “Diabolik” Piscitelli (il leader degli Irriducibili della Lazio ucciso 7 agosto 2019 al Parco degli Acquedotti) per la gestione del narcotraffico su Roma. Abramo Jr aveva già conosciuto le manette (ma era stato subito rimesso in libertà) nell’aprile scorso, quando era stato fermato con l’accusa di aver partecipato, insieme a Claudio Corbolotti, un altro dei reggenti della Nord dopo la scomparsa di Diabolik, agli scontri nel prepartita del derby della passata stagione. Il 25 gennaio scorso era stato denunciato ancora per aver teso l’agguato ai tifosi spagnoli antifascisti della Real Sociedad al rione Monti di Roma. Tra gli indagati romanisti c’è il cinquantacinquenne del Gruppo Quadraro, meglio conosciuto lungo i marciapiedi della borgata a sud di Roma con il soprannome di “Armandino”.

Le “alleanze”

Ieri invece il giudice ha disposto gli arresti domiciliari per Diego M., un rider laziale di 48 anni che, difeso da Lorenzo Contucci, è accusato di aver rotto il polso a un agente e di aver danneggiato un’ auto civetta a ponte Milvio brandendo un casco rubato alla polizia. Il lavoro degli investigatori è solo all’inizio: ora cercano nelle telecamere le prove per inchiodare i tifosi neofascisti stranieri ospiti dei laziali: i tedeschi del Lokomotive Lipsia (presi a cinghiate dai romanisti nel prepartita) e i bulgari del Levski Sofia, picchiati sempre dai romanisti nel dopo partita. Tra le fila dei romanisti c’erano gli ultrà greci del Panathinaikos (Gate 13) e i croati ( Bad blue boys) della Dinamo Zagabria.

Segui tutte le ultime notizie di sport

Next Post

Enrique laments 'childish errors' but 'delighted' to reach UCL semi-final

Mer Apr 16 , 2025
Luis Enrique was left frustrated with PSG's performance against Aston Villa, but was overjoyed by the result.

Da leggere

P