Bayern
6.5 Sommer Usa la meditazione per reggere la pressione di partite così. I risultati sono evidenti: è decisivo seppur poco sollecitato.
7.5 Pavard Due anni fa andò via dal Bayern perché non voleva più fare il terzino. Si prende la sua rivincita con una prestazione perfetta da centrale. Il gol è la ciliegina sulla torta.
6.5 Acerbi Si esalta nel duello fisico con Kane. Regge con i nervi nel finale.
6.5 Bastoni Primo tempo da dominatore, con un recupero su Olise da grande difensore. Poi un po’ cala. Dal 43’ st Bisseck sv.
6 Darmian Non ha la gamba dei tempi belli, ma fa sempre il suo. E sfiora anche il gol.
6.5 Barella Dopo tre minuti prende una botta alla caviglia che un po’ lo condiziona. Stranamente indeciso in alcune circostanze, ma combatte come un leone. Dal 43’ st Frattesi sv.
7 Calhanoglu Dalla valigia dei trucchi il mago Hakan caccia la bacchetta con cui dirige le operazioni e pennella il calcio d’angolo per Pavard teso come una corda di violino che vale mezzo gol. Ci mette anche tanto lavoro sporco.
7 Mkhitaryan Calma olimpica da professore navigato. È un maestro nel rendere semplici le cose difficili. Non sembra affatto pronto al ritiro.
5.5 Dimarco Lascia troppo spazio a Kane, l’inglese ne approfitta. Un po’ spento, anche in una notte così. Dal 27’ st Augusto 6 Entra col caschetto nella battaglia.
7.5 Lautaro Come un Dio greco, segna e arringa San Siro a braccia larghe e sguardo truce. Leader assoluto e attaccante sempre più decisivo. Dal 37’ st Taremi 5.5 Pochi minuti in cui riesce a non tenere un pallone.
6 Thuram Corre per tutti, ma per una volta combina poco. E dire che avrebbe gli spazi per incidere.
7 All. Inzaghi Telecomanda i suoi come indemoniato, li porta di nuovo in semifinale di Champions. Altro che pazza Inter, la sua squadra è solida e matura. Può sognare in grande.
Bayern Monaco
6 Urbig In Germania lo chiamano il predestinato, l’erede al trono di Neuer. Non lo fa rimpiangere.
5.5 Laimer Nel Bayern ha sostituito Pavard. Ordinato, diligente, poco altro. Dal 38′ st Coman sv.
6.5 Dier Dà un paio di randellate a Thuram per far capire l’aria che tira. Meglio quando deve impostare, lui che nasce centrocampista. Segna di testa il gol che rende vivo il finale.
5 Kim Perde un duello aereo decisivo con Pavard. Scolorito rispetto al centrale dominante dei tempi del Napoli. Dal 20’ st Guerreiro 6.5 Porta vivacità e qualche buon cross.
5 Stanisic Un pesce fuor d’acqua. Gioca col destro ma è schierato a sinistra, è macchinoso e lento.
5 Goretzka Lontano parente del mediano con licenza di offendere visto a San Siro un mese fa con la Germania. A questi ritmi soffre. Dal 38′ st Pavlovic sv,
5 Kimmich Sua la frittata sul gol di Lautaro. Una dormita che condanna il Bayern. Peccato, perché per il resto mette insieme la solita partita di qualità e quantità.
6.5 Olise Ha un quoziente intellettivo di 127, superiore alla media, ma anche con i piedi se la cava più che bene. Movenze alla Robben, spina nel fianco costante per l’Inter.
6.5 Muller È furbo, sa sempre dove mettersi per dare fastidio alla difesa interista. Allo scadere ha sulla testa il pallone dei supplementari, ma colpisce debolmente. Benzina finita.
5 Sané Tra i gioielli bavaresi è quello che luccica di meno. Per le doti tecniche che ha dovrebbe spaccare il mondo, finisce per nascondersi. Non la prima volta che gli accade in carriera. Dal 20’ st Gnabry 6.5 Perché solo nel secondo tempo? Mette a ferro e fuoco la corsia mancina dell’Inter. Suo l’assist per Dier.
6.5 Kane Il diagonale con cui infila Sommer è preciso e imparabile. Si batte fino alla fine.
5.5 All. Kompany Il Bayern si scioglie in tre minuti, subito dopo aver pareggiato i conti con l’andata. Una squadra bella davanti, ma fragile dietro.
6.5 Arbitro Vincic Pungo duro, si fa rispettare senza utilizzare molto i cartellini.