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Inter, certe notti da Triplete. Marotta: “Crediamo nei sogni”

Il presidente detta le priorità: “Quella di domenica a Bologna è la gara più importante dell’anno. Il rinnovo
di Inzaghi? In arrivo”

Milano – Diciassette giorni che possono riscrivere la storia. Si respira un’aria speciale attorno all’Inter, l’attesa di quello che potrebbe essere. Il Triplete è più di un concetto astratto, è un obiettivo che già aleggiava nella notte di San Siro con il Bayern. Quando a fine partita lo stadio si è colorato di migliaia di piccole luci, il vento trascinava le bandierine nerazzurre e le casse hanno pompato Certe notti di Ligabue, la sensazione era di assistere alla chiusura di un capitolo di un grande romanzo. Ci sono ancora pagine da scrivere, e il lieto fine non è scontato, ma il percorso è bellissimo a prescindere dalla meta.

Semifinale e bilancio

Seconda semifinale di Champions in tre anni (nel mezzo un cambio di proprietà), con ricavi stimati in 113,5 milioni (nel 2023, l’anno della finale persa col City, furono 101,2). Stavolta si gioca su tre tavoli: oltre al percorso europeo, Inzaghi è primo in campionato a +3 sul Napoli a sei giornate dalla fine e in semifinale di Coppa Italia, mercoledì il ritorno col Milan in uno stadio per quattro quinti nerazzurro: si ripartirà dall’1-1.

A Bologna uno snodo cruciale

Le prossime sei partite indirizzeranno la stagione. Quella di Pasqua con il Bologna, secondo il presidente Marotta, è «la gara più importante dell’anno. Ci giochiamo una fetta di campionato». Un messaggio chiaro, diretto probabilmente più ai giocatori che all’allenatore: la Champions può attendere. Questo è lo snodo chiave per la lotta scudetto: e se Conte affronterà Monza e Torino, l’Inter troverà Bologna e Roma, gli scogli più duri verso il traguardo. Nel mezzo, anche il derby di ritorno con il Milan. Inzaghi però continuerà sulla strada che lo ha portato fino a qui. Al Dall’Ara, già teatro di una sconfitta che nel 2022 è costata uno scudetto, qualche titolare riposerà (potrebbe aver spazio Arnautovic per uno tra Lautaro e Thuram), in una logica di gestione delle forze necessaria per restare vivi su tutti i fronti.

Marotta: “Con Inzaghi protagonisti come non mai”

Finora il tecnico ha avuto ragione, e Marotta ieri in un’intervista a Sky lo ha coccolato: «Con l’arrivo di Inzaghi è iniziato un ciclo che ci vede protagonisti in Europa come mai siamo stati», ha detto, tirando una linea rispetto al regno interista di Conte. Il rinnovo del contratto in scadenza nel 2026 è una formalità: «Ci siederemo per prolungare: sarà un incontro veloce e tranquillo. Simone è un allenatore giovane, vincente, bravo tatticamente e col gruppo. Cerca sempre la vittoria e anche il gruppo che è con lui ormai da qualche anno a sua volta è cresciuto, acquisendo una mentalità diversa».

Il Barcellona e il pensiero a Mourinho

Dopo Bologna, Milan e Roma ecco il primo round con il Barcellona, mercoledì 30 aprile al Montjuic, lo stadio olimpico che ora si chiama Lluís Companys e che dalla passata stagione ospita i blaugrana (il Camp Nou sarà pronto tra un anno). Il 6 maggio, dopo la sfida col Verona, la gara di ritorno a San Siro. Una semifinale di Champions con i catalani che, come nell’anno del Triplete di Mourinho, sembrano essere l’ostacolo più alto verso la Coppa e come l’Inter è in corsa su tre fronti. I bookmakers non vedono in vantaggio l’Inter, che però ha tutto per giocarsela: è solida, organizzata, con leader carismatici come Lautaro. «Contro il Barcellona non partiamo sfavoriti», le parole di Marotta, a cui da dirigente manca solo la Champions: «Vincerla sarebbe una grande soddisfazione. È un sogno. E siccome i sogni spesso si avverano, dobbiamo crederci». Tutto in diciassette giorni, l’Inter è pronta.

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