NAPOLI — Galeotto è l’infortunio bis di David Neres, messo di nuovo ko da un problema muscolare proprio alla vigilia della trasferta crocevia di oggi pomeriggio a Monza, dove il Napoli si presenta per agganciare momentaneamente l’Inter al vertice della classifica e rendere ancora più incerta la volata per lo scudetto, quando il traguardo è lontano appena 6 giornate. Ma Antonio Conte ha perso per la seconda volta in tre mesi l’attaccante brasiliano ed è uno stop che fa malissimo agli azzurri anche fuori dal campo: picchia duro sul nervo scoperto della cessione di Khvicha Kvaratskhelia al Paris Saint Germain e soprattutto della sua mancata sostituzione a metà gennaio.
Lo sfogo di Conte in conferenza stampa
Neres, erede designato e promosso in casa, aveva saltato nelle scorse settimane cinque gare. Adesso ritorna a tempo indeterminato in infermeria, proprio quando c’era più bisogno di lui per la rimonta. Di qui il duro sfogo alla vigilia del tecnico leccese, che finora aveva invece sempre affrontato l’emergenza rimboccandosi in silenzio le maniche ed evitando polemiche a distanza con la società. «Sono state dette tante cose a inizio stagione da parte mia: alcune le posso confermare e altre no. Non rinnego niente, però mi sto rendendo conto di alcune situazioni e quindi non me la sento di sbilanciarmi. È stato molto chiaro il discorso di Kvara: avevo detto ai tifosi che il Napoli non doveva essere più una squadra di passaggio e non vorrei passare per bugiardo. Sono qui da otto mesi e ormai è evidente che tante cose non si possono fare».
Gli infortunati del Napoli
Exit strategy o sfogo di pancia? La tempistica sposta l’ago della bilancia verso l’ipotesi numero due, perché Conte è un istintivo e vive in maniera viscerale le vigilie delle partite. Perdere di nuovo Neres sul più bello è stato dunque un colpo basso e per lui quasi inaccettabile, con l’infermeria già affollata per i ko di Buongiorno e di Juan Jesus. «In difesa vicino a Rrahmani debutta da titolare in campionato Rafa Marin. E chi sennò, ne abbiamo solo quattro e la matematica non è una opinione…». A gennaio era sfumato anche l’arrivo di Danilo. A fine stagione con Aurelio De Laurentiis ci sarà un confronto franco, non una resa dei conti. Le dure parole di ieri non rappresentano infatti l’annuncio anticipato di un addio da parte dell’allenatore leccese, che è sotto contratto fino al 2027 e chiederà garanzie al suo presidente per proseguire.
La formazione del Napoli contro il Monza
Prima però c’è l’obiettivo scudetto, da inseguire con tutte le forze disponibili. «Siamo solo a -3 dall’Inter e i nostri tifosi hanno il diritto di sognare. Zero alibi, a Monza andiamo per vincere. Questa gara può farci fare un passo avanti verso il ritorno di Champions League e diventare la spinta per continuare a dare fastidio lassù fino alla fine del campionato». Al seguito per fare gruppo pure gli infortunati, a riprova che gli azzurri credono alla rimonta, anche se toccherà a Spinazzola prendere il posto nel 4-3-3 che fino a gennaio era di Kvaratskhelia. Durante il mercato invernale arrivò al suo posto in prestito dal Milan lo svizzero Noah Okafor, utilizzato solo per 36 minuti. Sono stati però gli infortuni di Neres a mettere a rischio gli equilibri. È una volata tra i veleni.