Cagliari – Il Cagliari parte forte ma la Fiorentina, con pazienza ed esperienza, ribalta tutto e si riporta in piena lotta per un posto in Europa. Qualche che sia è ancora presto per saperlo ma col successo sul campo dei sardi la squadra di Raffaele Palladino si trova adesso a quattro punti dalla Champions e a sole tre lunghezze dall’Europa League. Il Milan, sconfitto con l’Atalanta, rimane dietro e ormai praticamente tagliato da ogni tipo di discorso. I viola invece ci sono, eccome.
«La cronaca della gara»
L’assenza imprevista di Kean
Nonostante l’assenza, davvero pesante, di Moise Kean alle prese con un problema familiare e che aveva dovuto lasciare anzitempo il ritiro di Cagliari con un volo che l’ha riportato prima a Firenze e poi a Parigi dove abita la sua famiglia. “Purtroppo il ragazzo ieri per motivi familiari ci ha chiesto di lasciare il ritiro – aveva dichiarato il direttore generale dei viola, Alessandro Ferrari – ovviamente la società gli è stata vicino e l’ha lasciato andare. Tornerà nei prossimi giorni”. Poi sempre il dirigente si era scagliato contro la Lega Calcio per la decisione di rinviare la gara, originariamente in programma a Pasquetta, causa morte di Papa Francesco, soltanto due giorni dopo con tutti i problemi logistici che certo non hanno aiutato i viola.
Il ringraziamento viola al Cagliari
“Ringraziamo intanto il Cagliari, ci hanno dato una mano dopo il rinvio – il commento di Ferrari a Dazn – Quella di questi giorni è stata una gestione che non ci è piaciuta, con 65 famiglie bloccate. La comunicazione ci è arrivata tardi, c’è stato un senso di mancanza di unità in Lega che dovrebbe portare rispetto a tutti, anche alla Fiorentina. Siamo molto arrabbiati”.
L’errore di De Gea
Dunque il campo. Partenza sprint per la squadra di Nicola, con la rete dopo pochi minuti messa a segno da Piccoli dopo un’uscita di De Gea. I viola però non si erano abbattuti e tramite gioco e qualità l’hanno rimessa in piedi. Prima il pareggio con Mandragora che serve nello spazio Gosens, appena tornato titolare dopo un infortunio. Tiro di esterno e Caprile battuto.
Il ribaltone della Fiorentina firmato Beltran
Dunque il vantaggio, a inizio ripresa, con la discesa di Dodo e il colpo di testa di Beltran ad anticipare l’avversario e a non far rimpiangere l’assenza di Kean. Poi gestione, qualche cambio da parte dei due allenatori ma poche altre emozioni nonostante un lungo recupero. La Fiorentina esulta, festeggia, consapevole di aver battuto uno dei suoi tabù: ovvero vincere contro una squadra che è dietro in classifica. Incredibile ma è così. Nicola invece avrà apprezzato lo spirito dei suoi ma non può dirsi tranquillo con un finale di campionato ancora tutto da giocare.
Cagliari (3-5-2): Caprile 6 – Zappa 6, Mina 6 (41’ pt Palomino 6), Luperto 6 – Zortea 5.5 (22’ st Coman 5.5), Adopo 5.5 (22’ st Marin 6), Prati 6 (22’ st Makoumbou 6), Viola 5.5 (13’ st Gaetano 5.5), Augello 5.5- Luvumbo 6.5, Piccoli 7. All. Nicola 5.5.
Fiorentina (3-5-2): De Gea 6 – Pongracic 6.5, Marì 5.5, Ranieri 6 (35’ st Comuzzo sv) – Dodò 6.5, Mandragora 6 (35’ st Folorunsho sv), Cataldi 6, Fagioli 5 (16’ st Richardson 6), Gosens 7 (16’ st Parisi 6) – Beltran 7 (41’ st Zaniolo sv), Gudmundsson 6.5. All. Palladino 6.5.
Arbitro: Marinelli 6.
Marcatori: 7’ pt Piccoli, 35’ pt Gosens, 3’ st Beltran.
Note: ammoniti Palomino, Piccoli, Parisi, Zaniolo.