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Inter-Roma 0-1, Soulé firma il colpo dei giallorossi. Inzaghi, ora è crisi

L’argentino decide la sfida di San Siro, Ranieri in piena corsa per la Champions. Terza sconfitta consecutiva per i nerazzurri, mercoledì c’è il Barcellona

MILANO – Gli analisti lo chiamano worst case scenario. È la situazione in cui tutto quel che può andare storto, va storto. A Simone Inzaghi, specialista nel far rialzare le proprie squadre dopo le cadute, questa volta il miracolo non è riuscito. Dopo le sconfitte in campionato a Bologna e in Coppa Italia nel derby, è arrivata anche quella contro una Roma solidissima e pratica, che si candida sempre più seriamente a un posto Champions e riduce gli interisti – ora non più padroni del proprio destino – a dover tifare Torino contro il Napoli questa sera davanti alla tv.

«La cronaca della partita»

Ranieri, prima vittoria a San Siro

Ranieri, che nel 2025 in campionato non ha mai perso (15 vittorie e 3 pareggi nelle ultime 18 partite di serie A), grazie a un gol dello strepitoso Soulé dopo 22 minuti, batte l’Inter a San Siro per la prima volta in carriera e, all’ultima stagione sulla panchina giallorossa, si prende la sua rivincita sul club che lo esonerò nel 2012. Per Inzaghi, l’amara conferma: senza Bastoni e Mkhitaryan, squalificati, Dumfries, entrato solo nel finale, e Thuram, ancora infortunato, la squadra non è la stessa.

Pavard si fa male, Soulé segna

Nel primo tempo, i nerazzurri hanno dato l’impressione di volersi prendere la partita. Ma la verve è durata poco. A ogni innocua azione interista ha corrisposto una vigorosa ripartenza romanista. Abbastanza per consigliare ai giocatori di Inzaghi più prudenza e regalare fiducia a quelli di Ranieri. Il gol romanista è arrivato dopo 21 minuti, quando Soulé, schierato da esterno di fascia ma pericoloso come sempre, ha aperto e chiuso in rete un’azione d’attacco fulminea. Lentissimi invece, di testa e di gamba, i difensori interisti: da Darmian a Dimarco, fino a Carlos Augusto, sull’azione della rete subita non c’è un innocente. Male anche Bisseck, in campo da sette minuti appena per Pavard, uscito dolorante a una caviglia.

Occasioni per Cristante e Shomurodov

Anziché assistere alla reazione interista, uno stadio di San Siro attonito ha visto altre due occasioni limpide della Roma, prima con Cristante, poi con Shomurodov. I padroni di casa hanno dato segni di vita solo nell’ultimo quarto d’ora, quando Barella e Frattesi – partiti il primo a sinistra e il secondo a destra – si sono scambiati di posizione alle mezzali.

I cambi di Inzaghi

Nella ripresa, qualcosa di più e di meglio l’Inter ha fatto, ma non è bastato a invertire l’inerzia del match, con il contropiede romanista regolarmente più pericoloso rispetto alla costruzione dei padroni di casa. Una scossa l’ha data l’ingresso in campo di Dumfries e Zalewski, al posto degli smarriti Darmian e Dimarco, ma non è stata certo una mossa a cui Ranieri non fosse preparato. All’occasione di Barella, che ha sprecato da pochi metri, ha risposto Dovbyk, che ha buttato via una ripartenza da manuale, innescata da Angeliño. Nel finale, Inzaghi ha provato il tutto per tutto, togliendo le due mezzali e sostituendole con un palleggiatore, Zielinski, e una punta, Correa. Di risposta, Ranieri ha richiamato il pesante centravanti ucraino, sostituendolo con il più tecnico El Shaarawy.

Inter, ora il Barcellona

I giocatori dell’Inter hanno finito la partita sotto la propria curva, che li ha applauditi nel momento più difficile della stagione. Nonostante il momento delicato, però, gli ultrà non hanno comunque rinunciato alla consueta protesta: venti minuti di silenzio, per protestare contro la gestione dei biglietti. Un silenzio reso ancor più irreale dall’assenza dei tifosi romanisti, a cui è stata vietata la trasferta dalle autorità, e dal clima inevitabilmente raccolto per la scomparsa di papa Francesco e di Jair, colonna della Grande Inter, autore nel 1967/68 – primo gol interista nella storia della Champions contro l’Everton – di una delle reti più celebri. Ed è proprio alla Champions che ora i nerazzurri devono pensare: mercoledì saranno già in campo a Barcellona per l’andata della semifinale.

Inter-Roma 0-1 (0-1)INTER (3-5-2): Sommer, Pavard (15′ pt Bisseck), Acerbi, Carlos Augusto, Darmian (18′ st Dumfries), Frattesi (35′ st Correa), Calhanoglu, Barella (35′ st Zielinski), Dimarco (18′ st Zalewski), Lautaro, Arnautovic (12 Di Gennaro, 13 J. Martinez, 6 De Vrij, 21 Asllani, 99 Taremi). All.: S. Inzaghi.ROMA (3-4-1-2): Svilar, Celik, Mancini, Ndicka, Soulé (40′ st Rensch), Cristante, Koné (23′ st Gourna Douath,), Angelino, Pellegrini (23′ st Pisilli), Shomurodov (13′ st Baldanzi), Dovbyk (40′ st El Shaarawy) (70 De Manzi, 95 Gollini, 15 Hummels, 16 Paredes, 34 Salah Eddine, 56 Saelemaekers, 66 Sangaré). All.: Ranieri.Arbitro: Fabbri di Ravenna.Rete: nel pt 22′ Soulé.Angoli: 4-3 per l’Inter.Recupero: 2′ e 5′.Note: ammoniti: Mancini, Lautaro e Koné per gioco falloso.Spettatori 70.240

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