MILANO – Quali sono le regole che verranno seguite per determinare quando e dove si giocherà l’eventuale spareggio per il titolo di campione d’Italia? Una possibilità concreta, seppur più difficile che si verifichi dopo la domenica che ha riscritto le gerarchie del campionato, con la vittoria del Napoli contro il Torino e la sconfitta dell’Inter con la Roma. La classifica a quattro giornate dalla fine vede il Napoli primo con 74 punti, tre in più dell’Inter seconda con 71. In caso di arrivo a pari punti al termine del campionato, il vincitore dello scudetto sarà deciso tramite spareggio, reintrodotto nel 2022/2023. Con una particolarità: in caso di pareggio alla fine dei tempi regolamentari, non ci saranno i supplementari ma direttamente i calci di rigore.
In casa della squadra con scontri diretti e differenza reti a favore. Ma solo in teoria
Dove si giocherebbe? Una finale secca, in pratica, che verrà disputata nello stadio della squadra che avrà a suo favore, nell’ordine: o gli scontri diretti, o la differenza reti negli scontri diretti, o la differenza reti generale, o il maggior numero di reti segnate in campionato, ultima ratio il sorteggio. Considerando che i due incroci stagionali tra Napoli e Inter sono finiti con lo stesso identico risultato, 1-1 a San Siro e al Maradona, il criterio preso in considerazione sarà con ogni probabilità quello della differenza reti generale, ampiamente a favore dei nerazzurri (+39 contro il +29 degli azzurri). Di norma, quindi, l’eventuale spareggio si giocherebbe a San Siro. Ma nel regolamento è anche specificato che “nel caso sussistano divieti delle Autorità preposte all’ordine pubblico” la partita verrà giocata “nella sede della finale di Coppa Italia”, vale a dire l’Olimpico di Roma. Una decisione di competenza del Viminale, che molto probabilmente vieterebbe ai tifosi del Napoli le trasferte di Milano e Roma. Quindi, ma qui siamo nel campo delle ipotesi, lo spareggio potrebbe essere disputato a Reggio Emilia o a Bologna.
Niente San Siro per l’ordine pubblico
“Tema di ordine pubblico per lo spareggio a San Siro? Probabilmente sì. Ma sono abituato a fasciarmi la testa quando me la sono rotta, vedremo”, ha detto oggi il presidente della Lega serie A, Ezio Simonelli. In ogni caso, qualunque sia la sede scelta, lo stadio sarebbe diviso equamente tra i tifosi delle due squadre, un po’ come accade per la finale di Coppa Italia.
La data: dipende dall’Inter in Champions, ma non oltre il 30 maggio
Quando si giocherebbe? Qui c’è qualche certezza in più. A incidere sarà il percorso in Champions dell’Inter. Due le possibilità. Se l’Inter battesse il Barcellona e si qualificasse per la finale del 31 maggio, la Lega anticiperebbe le partite dei nerazzurri e del Napoli dell’ultima giornata (Como-Inter e Napoli-Cagliari, in programma nel weekend del 24 e 25 maggio) o al venerdì 23 o anche al giovedì 22, per poter poi programmare lo spareggio martedì 27 o mercoledì 28. Se l’Inter venisse eliminata dal Barcellona, c’è già una data ufficiosa per l’eventuale spareggio: la sera di venerdì 30 maggio, un giorno prima della finale di Champions. Non c’è possibilità di andare oltre, perché da domenica 1 giugno i club libereranno i giocatori impegnati con le nazionali.
Il 6 giugno il calendario della prossima serie A
Deciso il giorno in cui verrà svelato il calendario della serie A 2025-2026: il 6 giugno, in anticipo rispetto al solito, per venire incontro alle esigenze dei tifosi che vogliono pianificare come e quando seguire la loro squadra del cuore. Sulla Supercoppa, si attende la decisione dell’Arabia Saudita, che può ospitare due delle prossime quattro edizioni del torneo, che il prossimo anno vedrà con ogni probabilità coinvolte Napoli, Inter, Milan e Bologna. Dovessero tirarsi indietro, sul tavolo della Lega serie A ci sono già altre candidature. La risposta dall’Arabia dovrebbe arrivare nei prossimi giorni (“Entro il 30”, ha detto oggi Simonelli).