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Seedorf: “Barcellona-Inter finale anticipata. Inzaghi ha la maturità per vincere la Champions”

L’ex centrocampista nerazzurro sarà a bordo campo per Prime Video

BARCELLONA – Ha giocato nell’Inter con Ronaldo e Bobo Vieri. Il Barcellona lo ha vissuto da avversario, con Real Madrid e Milan. Nessuno al mondo ha più confidenza di lui con la Champions, essendo l’unico ad averla vinta con tre squadre diverse. Clarence Seedorf, principale volto di Prime Video, commenterà la semifinale dello stadio Montjuic. “Sarà una finale anticipata. L’Inter viene da una crescita costante negli anni. Per me resta la favorita alla vittoria della Champions”.

Dopo una settimana così difficile, cosa non dovrà sbagliare?

“Dovrà puntare sulla maturità e sull’aver battuto le squadre più forti d’Europa. Le tre sconfitte consecutive daranno motivazione. Dovrà tirare fuori qualcosa di più a livello mentale. Consapevolezza, resilienza e istinto da killer. Se avrà questo approccio, sarà dura per il Barca”.

Quali saranno i giocatori decisivi per le due squadre?

“Avere Thuram sarebbe importante, anche psicologicamente. Poi dico Rafinha, sta facendo una grande stagione. Ma è il collettivo a fare la differenza e l’Inter ha una rosa super competitiva. Dovrà colmare la distanza tecnica con l’intensità, fisica e mentale”.

Questo Barcellona somiglia a quello contro cui giocava lei?

“Quello che ho affrontato con il Milan era più forte. Questo ha talento, identità e alcune stelle. E crede di poter sempre fare un gol più dell’avversario. Ma la difesa, molto alta, mi convince poco”.

Qual è stata la sua partita più bella contro i blaugrana?

“Il primo Clasico, Real-Barcelona in Supercoppa di Spagna. I tifosi dormivano davanti al Bernabeu per comprare i biglietti. Ricordo il mio gol, e il 4-2 finale, bellissimo”.

Cosa dovrà fare Inzaghi per motivare i giocatori in un momento così delicato?

“È un condottiero esperto. Sa che quando si è così vicini a realizzare un sogno, serve equilibrio fra tranquillità e giusta tensione”.

Meriterebbe il rinnovo anche se non dovesse vincere nulla?

“Ha fatto un ottimo lavoro, e la squadra è in sintonia con lui. Perché cambiare?”.

Come giudica la formula della nuova Champions, dopo questo primo anno di rodaggio?

“Aspettiamo l’anno prossimo, ora è presto. Di sicuro, le big hanno sofferto già nella fase a girone unico ed è una novità”.

Lei ha denunciato che nel calcio europeo ci sono pochi allenatori di colore. L’ottimo lavoro di Vieira al Genoa può aiutare a superare il pregiudizio?

“Vieira ha dovuto fare un percorso troppo lungo prima di vedere riconosciute le proprie capacità. Il pregiudizio sarà superato quando sarà il merito a determinare chi può ricoprire certi ruoli e chi no”.

E il Milan, se vincerà la Coppa Italia, dovrà confermare Conceiçao?

“Le valutazioni sull’allenatore vanno fatte sull’intera stagione, non sul risultato di una o due partite. Vale anche per chi si trova in posizioni di potere”.

Pensa che un giorno Paolo Maldini potrà tornare nel calcio?

“Potrà essere utile al Milan, alla Nazionale o a qualsiasi realtà se potrà fare davvero delle scelte. Tutti hanno apprezzato il suo lavoro. E Paolo incarna i veri valori dello sport”.

Sono passati anni da quando è stato ct del Camerun. Ha pensato mai di tornare ad allenare?

“Sono nel supervisor board della federazione olandese, mi diverto a seguire la Champions con Prime, porto avanti progetti filantropici e di business. Penso che il calcio possa migliorare il mondo. Sono aperto ad ascoltare progetti interessanti, anche da allenatore, senza chiudere nessuna porta”.

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