TORINO – In questa stagione, in serie A sono saltati 20 legamenti crociati e c’è ancora quasi un mese per aggiornare il record (tocchiamo ferro). Nel 2023/24 erano stati 16, mentre in precedenza la media era di circa 13 l’anno: la crescita è costante, implacabile. Il dato italiano trova corrispondenza a livello internazionale e il trend sta seguendo ritmi analoghi anche per quanto riguarda gli infortuni muscolari: è questo l’argomento centrale del XXIII Congresso Isokinetic in corso di svolgimento, fino a lunedì 5 maggio, al Metropolitano di Madrid e presieduto da Andrew Massey, Medical Director della Fifa, e da Francesco Della Villa, direttore scientifico di Isokinetic, il centro di riabilitazione nato a Bologna e che di recente ha aperto ad Atene la sua nona sede.
A Madrid 250 relatori e 2500 uditori di 85 paesi
I 250 relatori – tra loro, i responsabili dello staff medico delle nazionali di Argentina, Brasile, Spagna e Italia – dibatteranno principalmente di questo davanti ai 2500 partecipanti in arrivo da 85 paesi. Si parlerà di cause e di prevenzione, prima di tutto: se è acclarato che il numero di infortuni aumenta in proporzione con l’aumento delle partite, a maggiore ragione con l’introduzione del Mondiale per Club, gli studi hanno scoperto che i calciatori sono a rischio non soltanto perché giocano di più, ma anche per l’intensità con cui lo fanno. “È scientificamente provato – conferma Della Villa – che il ‘pattern’ più ricorrente nell’infortunio al crociato avviene in contesti riconducibili ad azioni difensive di pressing”.
Lo studio: la velocità del gioco cresciuta del 50% in dieci anni
Pressare fa male a fibre muscolari e legamentose perché comporta movimenti imprevedibili e frequenti cambi di direzione, che sono tra le principali cause di una rottura, specie quando le azioni si sviluppano a grande intensità: nelle sessioni del Congresso verrà presentato uno studio, condotto sui più importanti campionati d’Europa, che certifica come negli ultimi dieci anni la velocità del gioco sia cresciuta del 50 per cento. Il titolo del convegno di Madrid è New Frontiers perché si dibatterà attorno a ciò che deve fare la medicina sportiva per fronteggiare, a livello sia di prevenzione sia di cura, l’aumento recente dei fattori di rischio per il calciatore. Tra i relatori ci sarà anche Stefano Zaffagnini, direttore della Clinica ortopedica dell’Istituto Rizzoli di Bologna, il luminare che ha ricostruito il legamento crociato ai rossoblù Ferguson e Cambiaghi.