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Inter-Verona 1-0: con un rigore di Asllani Inzaghi tiene il passo di Conte

Ai nerazzurri, in campo con dieci seconde linee, basta la rete segnata nel primo tempo. Il Napoli resta distante tre punti, martedì a San Siro arriva il Barcellona

MILANO — Una vittoria in sordina, in un clima surreale, con il Napoli già quasi campione d’Italia e San Siro dominato da un solo sentimento: la speranza che nessuna delle riserve messe in campo dall’inizio si facesse male, visto che martedì in Champions contro il Barcellona potrebbero servire anche loro. Molto altro il Meazza non chiedeva alla gara dell’Inter contro un Verona spento nonostante non sia ancora al sicuro. Lo stadio, in un sabato di ponte in cui qualche abbonato ha disertato, è sembrato mezzo vuoto, tale è l’abitudine di vederlo strapieno. Altrettanto straniante è stato il silenzio dei tifosi fra tribuna e distinti. Ad ammutolirli, la notizia della vittoria del Napoli a Lecce, rimbalzata prima del fischio d’inizio sugli schermi dei cellulari e nelle radioline, fossili del calcio che fu, non ancora scomparse tra chi si avvicina allo stadio in metrò.

«la cronaca della partita»

Inter in campo con le riserve

L’Inter è scesa in campo con la volontà di non regalare anzitempo il tricolore al Napoli. Ma anche con la consapevolezza che nemmeno una vittoria avrebbe potuto migliorare la situazione in classifica. Tre punti di distacco erano e tre sono rimasti. L’unico gol della partita lo ha segnato Asllani, che non ha fatto rimpiangere Çalhanoglu dal dischetto. A mandarcelo è stato un mani di Valentini. L’albanese ha calciato un rigore perfetto, che Montipò ha solo intuito È la sua prima rete dagli undici metri all’Inter, e potrebbe essere l’ultima. È probabile che presto sarà altrove. Lo stesso vale per molti dei giocatori dell’Inter B schierati da Farris, supplente di Inzaghi, che ha patteggiato un turno di squalifica per i contatti con il tifo organizzato. Ci sarebbe da stupirsi se, all’inizio della prossima stagione, dovessero ancora essere alla Pinetina Arnautovic e Correa, titolari in un undici base in cui l’unico giocatore in campo anche mercoledì scorso era Bisseck. Lontano da Milano dovrebbe finire anche Taremi, che l’allenatore ha voluto preservare, perché con il Barcellona potrebbe dovere dimostrare che gli anni di Champions al Porto gli hanno lasciato qualcosa.

Lautaro e Lewandowski, cosa contro il tempo

Lautaro, alle prese con un’elongazione muscolare, farà di tutto per essere al fianco di Thuram, dimezzando i tempi di recupero per l’infortunio alla coscia sinistra. A San Siro si è presentato con la maglia bianca e lo sguardo scuro. Al suo fianco, come sempre, la moglie Agustina. Sanno entrambi quanto conti per il “Toro” la partita di martedì. E sa benissimo, il capitano, quanto sia importante per i compagni averlo in campo. In una situazione simile, a 725 chilometri di distanza, è Lewandowski, fuori dal 17 aprile. «Lo valutiamo giorno per giorno», ha detto Flick, che come Inzaghi ha deciso di preservare i migliori per martedì. In Liga contro il Valladolid, già retrocesso, i blaugrana sono partiti con dieci giocatori diversi rispetto alla gara con l’Inter. E hanno vinto. Ma a differenza dei nerazzurri, sono primi in classifica.

«la classifica della serie A»

Tifosi interisti a Barcellona

Dopo la vittoria, la curva nord interista ha chiamato i giocatori per incoraggiarli. E ha annunciato che contro il Barça canterà dal primo minuto, sospendendo lo sciopero dei cori nei primi venti minuti di partita, in protesta contro la gestione dei biglietti, soprattutto in trasferta. Per il settore ospiti al Montjuïc servivano 60 euro. Soldi spesi bene, vista la partita. Se poi il biglietto sarà da incorniciare, con quello del ritorno, lo sapremo martedì sera.

Il tabellino di Inter-Verona

Inter 1 (9’ pt Asllani)

Verona 0

Inter (3-5-2): Martinez 6 – Bisseck 6.5 (24’ st Dimarco 6), De Vrij 6.5, Augusto 6 – Darmian 6, Frattesi 6, Asllani 7, Zielinski 6.5 (24’ st Mkhitaryan 6), Zalewski 6.5 (39’ st Acerbi sv.) – Arnautovic 5.5 (32’ st Taremi 6), Correa 5.5. All. Farris (Inzaghi squalificato) 6.

Verona (3-5-1-1): Montipò 6 – Daniliuc 5.5, Valentini 5, Frese 5.5 – Tchatchoua 6.5, Serdar 5.5, Niasse 5 (35’ st Kastanos sv.), Duda 6.5 (35’ st Tengstedt sv.), Bradaric 5.5 (47’ st Livramento sv.) – Suslov 5 (24’ st Bernede 5) – Sarr 6 (24’ st Mosquera 5.5). All. Zanetti 5.

Arbitro: Manganiello 5.5.

Note: ammoniti Darmian, Valentini, Duda e Kastanos. Spettatori 70.222.

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