Il vantaggio sull’Inter è rimasto invariato: +3. Ma adesso sono appena 7 i punti che servono ancora al Napoli per mettere matematicamente le mani sul suo quarto scudetto: l’equivalente di due vittorie e un pareggio, da conquistare negli ultimi 270’ del campionato contro Genoa, Parma e Cagliari. Conterà molto pure il fattore Maradona, visto che agli azzurri rimane da affrontare solo la trasferta in Emilia, in calendario fra due settimane. Per questo è stato fondamentale per la squadra di Antonio Conte ritornare con le braccia alzate dalla Puglia, visto che la sfida contro il Lecce (in lotta per evitare la retrocessione) era almeno sulla carta l’ostacolo più alto tra quelli rimasti sulla strada della capolista. Ne erano ben consapevoli pure i tifosi, che dopo aver tirato un grande sospiro di sollievo sono accorsi nella notte in massae all’aeroporto di Capodichino per accogliere con cori e applausi i giocatori, felicissimi a loro volta di potersi godere ora due giorni di riposo.
La ripresa degli allenamenti al centro sportivo di Castel Volturno è prevista infatti per domani mattina. Da verificare le condizioni di Stanislav Lobotka, che a Lecce è stato messo ko da un trauma alla caviglia. In preallarme – se il regista non dovesse farcela per il Genoa – c’è lo scozzese Billy Gilmour. Ma sono pronti a scendere in campo soprattutto i tifosi, che sentono sempre più vicina l’impresa tricolore. La febbre in città è alle stelle e c’è già il “sold out” al Maradona per il posticipo di domenica sera (ore 20.45).
Polverizzati in una giornata i biglietti, con il rimpianto di avere a disposizione soltanto 50 mila posti, abbonati compresi, a fronte di una richiesta perlomeno doppia. Diventa urgente una soluzione per il futuro dello stadio di Fuorigrotta, di cui Aurelio De Laurentiis – di ritorno dalle Maldive – parlerà già in settimana con il sindaco Gaetano Manfredi. Lo studio sulla riapertura del terzo anello ha dato risultati incoraggianti e adesso tocca all’amministrazione comunale e al club azzurro trovare la strada maestra per il restyling. Ma a palazzo San Giacomo si lavora sotto traccia pure ai preparativi per l’eventuale festa scudetto: chiusura come due anni fa delle strade del centro e via libera al pullman scoperto, si auspica con la disponibilità del Napoli. Giornate molto intense attendono il presidente, che ha fissato un appuntamento di massima e a brevissima scadenza anche con Conte, per fare il punto della situazione in vista della prossima stagione. Il tecnico leccese ha un contratto fino al 2027 e sarà lui a decidere se onorarlo, dopo le perplessità espresse pubblicamente alcune settimane fa. «Mi sto rendendo conto che qui alcune cose non si possono fare».
Sono stati gli errori e le omissioni sul mercato invernale ad aprire una crepa nel rapporto tra il Napoli e Conte, anche se tra mille sofferenze il tecnico è riuscito lo stesso a superare ogni ostacolo e a guidare la squadra a un passo dallo scudetto. Ma è ovvio che adesso chieda dalla panchina delle garanzie in vista della prossima stagione, in cui gli azzurri dovranno competere pure sulla ribalta della Champions e nella Supercoppa Italiana.
Il futuro del Napoli è già dietro l’angolo e la programmazione non può essere più rimandata, anche se la priorità nelle prossime tre settimane sarà doverosamente per la volata scudetto. Domenica arriva il Genoa e da domani a Castel Volturno comincia il conto alla rovescia per l’ennesima sfida della verità. C’è bisogno dell’ultimo sforzo.