L’Inter, nella semifinale di ritorno di Champions contro il Barcellona, ha segnato il gol del 2-0 allo scadere del primo tempo grazie a un rigore trasformato dallo specialista Hakan Çalhanoglu. Per assegnare il penalty, però, sono serviti tre minuti. Ecco cosa è successo a San Siro prima dell’intervallo.
Il fallo di Cubarsí su Lautaro
Minuto 41 e 18 secondi, in area di rigore blaugrana Cubarsí entra in scivolata su Lautaro nel momento in cui il capitano nerazzurro posiziona la gamba destra a protezione del pallone, per non farselo soffiare dall’avversario. L’interista cade, il fallo è netto. L’arbitro Marciniak – tra i migliori al mondo – inizialmente non fischia anche perché la palla cambia direzione. Anche le prime inquadrature ingannano gli spettatori: sembra un intervento duro ma sul pallone. Il check del Var prosegue, anche perché il gioco è fermo con Cubarsí a terra per le cure mediche. Dopo due minuti e mezzo spunta fuori un’immagine che chiarisce tutto: il giocatore del Barcellona prende solo il piede di Lautaro, è l’argentino a spostare la palla prima di andare giù.
La lite Acerbi-Martinez dopo il rigore
Dopo una lunga attesa, il direttore di gara viene richiamato dal Var a rivedere l’azione al monitor. Pochi secondi di replay, al 43’30 viene assegnato il rigore all’Inter. Tra le proteste del Barcellona e la preparazione del tiro, il turco calcia al 45’ esatto. Più di tre minuti passati tra il fallo e il gol. Subito dopo c’è un duro battibecco fra Acerbi e Martinez: il difensore dell’Inter viene portato via di peso dai compagni. C’è il sospetto di uno sputo ai danni dell’interista mentre corre a esultare, check del Var per una possibile espulsione: tutto okay, si può riprendere.
