MILANO – È il secondo allenatore nella storia interista ad avere raggiunto per due volte una finale di Champions League dopo Helenio Herrera, che ne fece tre. La storica vittoria dell’Inter sul Barcellona, che vale il pass per la finale di Monaco di Baviera, ha tanti volti, ma soprattutto il suo. Simone Inzaghi si gode il momento, senza rinunciare alla dimensione collettiva, che è quella in cui sta meglio: “Quando ho cominciato ad allenare, sognavo notti così. Devo molto ai miei ragazzi che sono straordinari”.
Inzaghi: “Tanti non credevano in noi”
In uno dei momenti più belli della sua carriera, Inzaghi davanti ai microfoni si è anche tolto qualche sassolino dalle scarpe, rispondendo ai commentatori che nei mesi scorsi sono stati duri nel giudicare il suo lavoro. “Siamo stati straordinari, in una partita di una difficoltà estrema, contro un avversario di livello mondiale. Non ci pronosticavano in tanti. Noi li abbiamo ascoltati, chi più chi meno. Stasera siamo orgogliosi, i nostri tifosi si meritano quello che hanno vissuto a San Siro. Era giusto condividere questa gioia con loro. Ma vanno fatti i complimenti anche al Barcellona, perché hanno fatto due grandi partite anche loro”.
Un giorno libero prima del gran finale
Ora si prepara a guidare la sua squadra all’assalto di quel che resta in palio in questa stagione: la finale in Baviera, certo. Ma anche il Mondiale per club, negli Stati Uniti a giugno. E chissà mai che in queste ultime tre giornate di campionato il Napoli, che guida con tre punti di vantaggio, possa fare un passo falso. “Faremo la partita di domenica a Torino, la Lazio, il Como e poi andremo a Monaco a giocarci questa finale”, ha spiegato il tecnico in conferenza. Poi ha aggiunto: “Domani ho lasciato i ragazzi liberi, era tantissimo che non avevano un giorno di riposo”.
Marotta e il rinnovo di Inzaghi
Parole al miele per Inzaghi le spende anche il presidente nerazzurro Beppe Marotta. “È stata una partita epica. Siamo onorati di poter disputare la finale il 31 maggio a Monaco perché ce lo siamo meritati. Simone Inzaghi è il centro del nostro modello. L’artefice maggiore di questa vittoria è lui”. Comunque finisca questa stagione, per Inzaghi è pronto un rinnovo di contratto che ne farà l’allenatore più pagato d’Italia. Oggi, con 6,5 milioni più bonus, guadagna circa come Antonio Conte al Napoli, sempre considerando i premi. Con il prolungamento di contratto almeno fino al 2027, per il piacentino arriverà anche un consistente ritocco all’ingaggio.