MADRID – “Dal 26 maggio sarò l’allenatore del Brasile. È una sfida importante ma per adesso sono ancora il tecnico del Real Madrid. Voglio chiudere bene questa fantastica avventura e devo pensare ai giorni che mi restano qui, per il rispetto che nutro per questo club e questi tifosi sono focalizzato sull’ultimo tratto di questa avventura spettacolare”. Carlo Ancelotti parla per la prima volta da quando, ieri, il Brasile lo ha annunciato come nuovo ct.
Ancelotti e l’addio al Real
Il tecnico di Reggiolo, in conferenza stampa alla vigilia della gara col Maiorca, preferisce però non parlare molto di quello che lo attende e anche davanti a chi gli fa notare che da parte del Real non è stato emesso alcun comunicato ufficiale, ribatte che “uscirà quando riterranno di farlo uscire. Non c’è alcun tipo di problema”. Il 65enne allenatore italiano lascia i blancos nonostante un contratto fino al 2026 “ma nel calcio come nella vita le avventure iniziano e finiscono. Ho sempre tenuto conto del fatto che un giorno tutto questo sarebbe finito. Si chiude un periodo molto bello, sono stato bene e voglio chiuderlo al meglio. Dal 26 parlerò di un’altra sfida”.
Xabi Alonso in arrivo al Real
Ancelotti ci tiene a precisare che “non c’è mai stato alcun problema col club e mai ci sarà, è un club che porto nel cuore e così sarà anche quando andrò via. Abbiamo vinto tanto e mi porterò dietro un ricordo fantastico per tutta la vita. Non c’è frustrazione, il giorno che sono arrivato, se mi avessero detto che avrei vinto 11 trofei in 4 anni, avrei firmato col sangue. Questa stagione non è andata bene per molte cose ma è stato un periodo indimenticabile”. Anche se manca l’ufficialità, il suo erede sarà con tutta probabilità Xabi Alonso (“Consigli? Ha tutti gli strumenti per essere un grande allenatore”) ma fino alla fine della Liga resterà lui in panchina “e il mio unico pensiero è preparare le prossime partite. Dopo, dal 26, avrò altro da fare e a cui pensare. Non mi pento di nulla, ho tirato fuori il massimo che potevo tirare, a partire da me stesso, e i trofei che abbiamo vinto parlano da soli”.