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Conceiçao: “Vinciamo la Coppa Italia dopo una stagione difficile. Il Milan ha nel Dna certe partite”

Il tecnico rossonero alla vigilia della finale contro il Bologna: “Peso e pressione li sentiamo tutti i giorni”

ROMA – Convinto, deciso. Sergio Conceiçao si presenta alla conferenza stampa della vigilia della finale di Coppa Italia contro il Bologna forte degli ultimi risultati del suo Milan, cinque vittorie su sei partite. “Il peso e la pressione delle finali fanno parte della storia del Milan. Li sentiamo tutti i giorni, è normale per un grande club”, dice subito, come a sottolineare quanto sia normale per il Diavolo trovarsi a giocare gare del genere. Accanto a lui c’è il capitano Maignan: “Abbiamo una fame grandissima per portare questa coppa a casa. Per noi e per tutti i milanisti, sappiamo l’importanza di vincere in questo club. Sappiamo che domani è una giornata importante per questa stagione perché possiamo aggiungere una pagina positiva alla nostra storia, però dobbiamo restare col sangue freddo”.

Bologna battuto dal Milan venerdì in campionato

Venerdì il Milan ha battuto il Bologna 3-1 a San Siro, ma Sergio non abbassa la guardia: “Dobbiamo restare focalizzati su domani, quando affronteremo un avversario diverso rispetto a venerdì, e dovremo farci trovare pronti. A livello di risultati siamo in un momento positivo ed è una cosa assolutamente normale perché la conoscenza della squadra e dello staff permette un miglioramento collettivo. I primi mesi sono stati molto difficili, ma noi viviamo di risultati e ne vogliamo portare a casa un altro. Dobbiamo essere al massimo di fronte a una squadra molto intensa, che sarà un po’ diversa rispetto a quella vista in campionato. Ma l’abbiamo preparata bene”.

Leao titolare, ballottaggio Jovic-Gimenez

Come sempre, nessuna indicazione sulla formazione. Il ballottaggio su chi agirà da centravanti tra Gimenez e Jovic è aperto: “Non lo dico. Non l’ho detto neanche a loro”. Resta in dubbio Fofana (“Ha un problema al piede, vedremo all’ultimo”), tornerà però Leao: “Noi abbiamo Rafa, il Bologna ha Ndoye, Holm, Odgaard, Ferguson. E poi il collettivo è più importante di qualsiasi individualità”. Vincere il secondo trofeo in cinque mesi cambierebbe il senso della stagione milanista? “Ci farebbe piacere regalare una gioia ai tifosi in questa annata difficile. Non c’è paura, c’è un’adrenalina normale. I risultati positivi aiutano a migliorare l’ambiente, ma ho la consapevolezza di avere un gruppo sano. Se vediamo così tante rimonte è perché dalla panchina sono entrati giocatori che hanno dato qualcosa in più alla squadra”. Per lui sarà la quindicesima finale, in Portogallo è suo il record di coppe vinte (“Quello è il passato, pensiamo a domani”): “Io più tranquillo? Sono quello che sono. C’è voglia di competere e di andare ad affrontare l’avversario. E concentrazione, che tutti quelli che vogliono vincere hanno”.

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