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Inter, tra rabbia e sospetti la missione di Inzaghi è non arrendersi

Un’ora nello spogliatoio per smaltire l’amarezza insieme alla dirigenza. La serenità perduta mina le certezze per Monaco

MILANO – Sulla panchina dell’Inter, nella giornata che assegnerà lo scudetto, ci sarà il vice allenatore Farris. Inzaghi è squalificato, dopo l’espulsione per proteste contro l’arbitro Chiffi per il rigore nel finale di Lazio-Inter. Una reazione che i dirigenti interisti non criticano, anzi: nella notte di San Siro, per un’ora, hanno placato l’ira del tecnico in spogliatoio, anche dopo che i calciatori se n’erano andati. Ma i manager sono furiosi a loro volta, per scelte arbitrali dell’ultimo periodo che ritengono inaccettabili. Per questo, e per evitare a Inzaghi squalifiche peggiori, hanno deciso di disertare la conferenza post partita.

Inzaghi vuole Lautaro a Como, ma pensa già a Monaco

Martedì alla Pinetina, di fronte al gruppo unito, cercherà di ripetere quel che in quattro anni di Inter gli è riuscito meglio: ridare motivazioni ai suoi giocatori dopo un ceffone preso. Questa volta il colpo è stato duro. Durissimo per Lautaro, costretto dai soliti problemi muscolari a guardare dalla tribuna i compagni che sprecavano l’occasione di sorpassare il Napoli, inchiodato sullo 0-0 a Parma. Inzaghi ha bisogno del suo capitano, che si è allenato a parte. Vuole averlo venerdì a Como, ma lo sguardo è già a Monaco.

Evitare un contraccolpo sulla finale di Champions

Il tecnico deve evitare che l’inciampo in campionato abbia un contraccolpo sulla finale di Champions. Successe al Milan nel 2004/05: scudetto perso contro la Juve all’ultimo e crollo nel secondo tempo della maledetta partita di Istanbul. La gara di venerdì sarà un utile crash test: la squadra di Fabregas difende a quattro e ama giocare. Come il Psg che, pur avendo vinto il campionato, dopo avere battuto l’Arsenal in semifinale non ha perso un colpo: 4-1 a Montpellier, 3-1 con l’Auxerre.

Per Oaktree 250 milioni in arrivo

Il presidente Marotta ha garantito pieno appoggio all’allenatore, indipendentemente da quel che succederà a Como e a Monaco. Per molti tifosi — esigenti anche oltre quel che la storia europea recente del club consentirebbe — solo la vittoria della Champions potrebbe riscattare un campionato perso all’ultimo, come quello del 2021/22. Al contrario per Oaktree, fondo proprietario del club, la stagione è già ottima: la finale europea, il probabile secondo posto in Serie A, la semifinale di Coppa Italia e la partecipazione al Mondiale per Club porteranno 250 milioni, secondo la stima di Calcio e Finanza.

La filosofia di comprare giovani già pronti

Inzaghi, pronto a rinnovare con l’Inter fino al 2027, per la prima volta da quando è a Milano potrà spendere per nuovi giocatori più di quel che incasserà con le cessioni. Dopo anni di parametri zero, la filosofia è comprare giovani già pronti, sul modello di Thuram. I primi obiettivi: il centrocampista ventiduenne croato Sucic della Dinamo Zagabria, e il brasiliano Luis Henrique, oggi a Marsiglia, ala di 23 anni. Ma è solo l’inizio. A fine stagione scadranno i contratti di Arnautovic e Correa. Per altri, da Taremi ad Asllani, si cerca una sistemazione.

Il Napoli con 12 punti in meno dell’Inter 2024

Puntellata la rosa, Inzaghi e i vertici interisti progetteranno una stagione, la quinta insieme, in cui far convivere gli impegni: andare avanti in Champions, senza perdere punti preziosi in campionato. Un equilibrio che si è cercato quest’anno senza trovarlo del tutto, nonostante il Napoli si prepari a vincere con soli 82 punti. La soglia più bassa dal 2010/11. L’Inter lo scorso anno ne aveva fatti 12 in più, uscendo però agli ottavi dal torneo più bello. Quello che, se lo vinci, tutto il resto scompare.

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