PARIGI – A Donnarumma chiedono di trovare una parola, una sola, per definire Luis Enrique. Gigio medita, si prende il suo tempo, scova il termine più adatto: “Genio”. Quel genio di allenatore sta cambiando la vita del portiere della nazionale italiana, e del Psg tutto. Ci ha messo del tempo, ha piegato tutti alla sua rigidità e al suo estremismo intellettuale (e anche morale: è un hombre vertical come ce ne sono pochi), ma alla fine ha un gruppo che si butterebbe nel fuoco per lui a partire dal portiere, uno dei leader della squadra, che pure era stato più volte messo in discussione da Lucho stesso perché con i piedi non è fenomeno.
L’arrivo, per 20 milioni, del russo Safonov ha intaccato però le gerarchie solo provvisoriamente: da gennaio in avanti, Donnarumma ha sciorinato un rendimento mostruoso. “Questo mi dà più fiducia che pressione. Lo stesso vale per Sommer, anche lui come me grande protagonista di questa Champions: ho visto tutte le partite dell’Inter e gli mando i complimenti perché ha fatto un lavoro straordinario, una stagione strepitosa”.
Donnarumma: “In finale con spensieratezza”
La storia della finale la scriveranno anche le loro grandi mani, quelle del portiere gigante e di quello sempre accusato di essere troppo basso per stare in porta. “Sarà un match difficile, complicato, contro una squadra forte che conosco molto bene. Da parte nostra, nelle difficoltà non abbiamo mai mollato, siamo sempre rimasti tutti uniti e ci siamo meritati di giocare questa finale. La giocheremo con forza e anche con spensieratezza, perché è un’occasione che nella vita di calciatore può capitare tre o quattro volte, ma magari anche una sola: bisogna godersela, prepararla bene: saremo pronti”.
Donnarumma: “Siamo tutti con Luis Enrique”
Godersela. Profiter, in francese. È quello che Luis Enrique continua a ripetere ai giocatori parigini: non li vuole tesi ma allegri, “perché al campo non si viene per lavorare, ma per divertirsi”. E tutti lo ascoltano, come conferma Donnarumma, uno dei punti di riferimento dello spogliatoio assieme a Dembélé e a Marquinhos. “Luis Enrique ci dà tanta tranquillità, tanta forza, ci mette in campo in maniera incredibile, prepara benissimo le partite, ci trasmette una fiducia enorme. Siamo tutti con lui, lo seguiamo alla lettera e lo ringraziamo perché ci ha dato, ci sta dando e ci darà tanto”.
Donnarumma e l’emozione dell’attesa
La cosa bella è che, comunque andrà a Monaco, un calciatore italiano tornerà a vincere la Champions League, quattro anni dopo gli oriundi Jorginho ed Emerson Palmieri con il Chelsea: “Con l’Inter c’è sempre tanta rivalità, ma avrò anche di fronte parecchi amici. Sono emozionato, molto, ma la vivo con tranquillità e mi godo al massimo questi giorni di attesa. Viviamo per queste emozioni, dopo tutto, e io ho la fortuna di avere una famiglia che mi dà tanta serenità. Me la sto godendo con mio figlio e mia moglie”. E con quel genio di allenatore.
