COMO – Quando l’arbitro Massa ha fischiato la fine di Como-Inter c’è chi giura di aver visto qualche lacrima sul volto di Lautaro. Il capitano ha guidato il gruppo sotto il settore ospiti, dove i tifosi nerazzurri già dalla metà del secondo tempo hanno iniziato a incoraggiare la squadra per la finale di Champions League di sabato prossimo. La partita ha vissuto due fasi: una prima del gol di McTominay dell’iniziale vantaggio del Napoli, l’altra dopo il sigillo di Lukaku che, di fatto, ha chiuso il discorso scudetto. Il Sinigaglia ha vissuto la sua personale festa con cori per il Napoli, per una rivalità con gli interisti nata dal gemellaggio di questi ultimi con i tifosi del Varese.
De Vrij: “Se non siamo primi vuol dire che meritano gli altri”
A fine gara era forte il contrasto tra la gioia dei comaschi, che salutavano la squadra e Reina (all’ultima gara in carriera), e la delusione degli interisti.L’umore del gruppo ha la voce di De Vrij, uno dei marcatori di oggi: “Abbiamo fatto il nostro, sapevamo che dipendevamo dagli altri. Se dopo 38 partite non sei primo, vuol dire che meritano gli altri. C’è la sensazione che potevamo fare molto di più in campionato”. “Non abbiamo approfittato di alcune occasioni. Alla fine ci è mancato un punto”, l’analisi di Carlos Augusto.
Messaggio chiaro, testa alla Champions
Nella pancia del Sinigaglia si è invece presentato in sala stampa Massimiliano Farris, il vice di Inzaghi che stasera ha sostituito lo squalificato Simone. Il messaggio che ha fatto passare, frutto di almeno quaranta minuti di confronto negli spogliatoi, è di riscatto in vista dell’ultimo obiettivo stagionale, il più grande, la finale di Champions: “Dispiace, abbiamo lottato fino alla fine ma abbiamo lasciato il titolo. Però siamo uomini di sport, complimenti al Napoli per la vittoria del secondo scudetto in tre anni. Il calcio ti dà la possibilità di ripartire subito, ci siamo guadagnati con merito la finale, il desiderio e il sogno è di alzare questa coppa”.
“Vogliami alzare la coppa”
Il ringraziamento ai tifosi è d’obbligo (“Non ci hanno mai abbandonato, neanche nelle sconfitte”), poi Farris chiarisce che la volontà contro il Como era di fare il proprio dovere senza rischiare giocatori non al meglio della forma, evidenza emersa dalla formazione schierata dal 1’: “Non era previsto l’impiego di Lautaro a meno di condizioni straordinarie. Volevamo vincere preservando chi non è al meglio per Monaco”. L’ultimo dribbling è sulla delusione della volata scudetto persa verso la Champions: “Ci siamo già passati una volta, sappiamo cosa significa una settimana così. Quest’anno abbiamo incontrato Manchester City, Arsenal, Bayer Leverkusen, Bayern Monaco, Barcellona. Non c’è spazio per la delusione, da ora in avanti vogliamo viverci questo sogno europeo. Vogliamo alzare la Coppa”. Fabregas si è preso gli applausi in campo, in sala stampa parte con i complimenti ai neo campioni d’Italia: “Il Napoli è un esempio. L’Inter è troppo forte, è la miglior squadra d’Italia, vincere uno scudetto contro di loro è un grande merito”. Sul futuro non si sbilancia: “Se resto qui o meno, questo non è importante, io non sono importante. Conta come sta crescendo il Como, sono sicuro che continuerà a farlo”.