Dries “Ciro” Mertens è da oggi ufficialmente “napoletano”. Il sindaco Gaetano Manfredi consegna al Maschio Angioino la cittadinanza onoraria al calciatore belga, miglior marcatore nella storia della Ssc Napoli (148 gol in 397 presenze) con cui ha giocato dal 2013 al 2022 e vinto due Coppe Italia e una Supercoppa italiana.
“Oggi è un onore per me – ha detto Mertens – sono arrivato per giocare a calcio e ho imparato a essere napoletano, questa città mi ha insegnato come si può essere felici con poco”. Tifosi già all’esterno del Maschio Angioino dal mattino. La sala dei Baroni accoglie il calciatore con il coro “Ciro, Ciro”.
“Mertens è diventato anche testimonial della città- dice Manfredi – è l’esempio di chi viene da fuori e può fare bene nella nostra città sempre accogliente”. Maglie azzurre in sala, presente la giunta e i consiglieri comunali, i genitori di Dries e la moglie Kat, in attesa del secondo figlio, una bambina, che i coniugi hanno annunciato di voler far nascere a Napoli, città in cui vogliono tornare a vivere una volta che il belga di Lovanio, 38 anni, appenderà gli scarpini al chiodo. Il piccolo Ciro corre e gioca davanti gli scranni del consiglio comunale. Tra i presenti anche il console del Belgio, l’ex capitano del Napoli, Paolo Cannavaro, e lo storico magazziniere Tommaso Starace. A proporre la proposta di cittadinanza, il consigliere Salvatore Flocco. La laudatio è letta dalla giornalista sportiva Anna Trieste, che ricorda la straordinaria carriera del belga, dall’Anderlecth al Psv, a Napoli ai “diavoli rossi” della nazionale. “Non si è napoletanizzato dopo – dice – per qualche ragione che collega Lovanio alla Pignasecca, c’è sempre stato qualcosa di napoletano in lui, qui è stata l’epifania”.
La sala dei Baroni esulta sui racconti dei gol con il Napoli, proiettati anche in un video con alcune prodezze e altri momenti significativi in maglia azzurra. Tra il belga e la città è stato sin da subito amore a prima vista, tanto da chiamare il primogenito Ciro, in omaggio allo stesso soprannome dato al numero 14 azzurro dai tifosi. L’attaccante ora in forza ai turchi del Galatasaray non ha ancora sciolto la riserva sul prosieguo della sua carriera o sull’eventuale ritiro quest’anno. Negli anni con la squadra di Aurelio de Laurentiis, Mertens ha vissuto a Palazzo Donn’Anna a Posillipo, la casa dove è rientrato qualche giorno fa in vista della cittadinanza onoraria. L’attaccante avrebbe dovuto ricevere l’onorificenza nel 2022, ma la cosa saltò all’ultimo. La cittadinanza per Mertens arriva dopo quella conferita da Manfredi a un altro protagonista della storia del calcio Napoli, Luciano Spalletti, attuale ct della nazionale e allenatore del terzo scudetto vinto nel 2023, due anni prima quello conquistato dagli azzurri di Antonio Conte nel campionato appena terminato.