Il rapporto e profondo e ha radici antiche. «Bonucci è un giocatore di grande mentalità e di talento. Se dipendesse da me, vorrei che restasse al Milan». Nell’estate del 2018 fu questo il giudizio di Gattuso sull’allora difensore centrale. Erano insieme al Milan, uno capitano, l’altro allenatore. Poi Bonucci tornò alla Juventus, ma intanto si era creato un legame, fatto di reciproca stima e di naturale feeling tra caratteri non dissimili, che adesso si rinsalda nello staff azzurro. Quando infatti a Gattuso è stata prospettata dalla Figc la possibilità di pescare nei quadri delle Under di Coverciano un collaboratore per l’operazione Mondiale, Rino non ha avuto dubbi: «Leo è l’uomo giusto. Ci può dare veramente una mano». Trovare l’accordo sulla parola, tra i due, non è stato difficile, anche perché il rapporto consolidato al Milan si estende al principale assistente di Gattuso, il vice Gigi Riccio, che con Bonucci trovò all’epoca istintiva empatia.
Operazione empatia con i ragazzi di Berlino
Non è irrilevante che si tratti si un veterano dall’Italia (ex capitano di molti degli azzurri di oggi), categoria alla quale appartengono Gattuso e Buffon, i due capisaldi del progetto per il Mondiale 2026 che il presidente della Figc Gravina sta per varare: con un trio del genere dovrebbe essere più semplice ricostruire il famoso senso di appartenenza smarrito.
L’ambizione di Bonucci
Appena ha smesso di giocare, un anno fa al Fenerbahçe in Turchia, l’ambizioso Leo, oggi 38enne, ha subito messo in chiaro che avrebbe fatto l’allenatore («I miei obiettivi? Juventus e Nazionale») e non ha perso tempo, in parallelo con le attività fuori dal campo (l’attenzione sociale è evidente, come dimostra in queste ore l’appello per la ricostruzione della facoltà di agraria della Tuscia, e la voglia di nuove sfide sportive emerge dalla recente partecipazione alla maratona di Londra). Completato il corso Uefa B a Coverciano, sta per iniziare quello per il patentino Uefa A, al quale è iscritto in soprannumero grazie allo status di partecipante alla fase finale di un Mondiale. Quel Mondiale che adesso inseguirà con Gattuso. Al suo posto nell’Under 20 potrebbe entrare il campione del mondo Barzagli. Resta da decidere il nome del secondo allenatore dei portieri, accanto al titolare Perrone. Avranno voce in capitolo Buffon e il capitano Donnarumma. Sarà un lavoro di gruppo, con Gattuso leader. Ormai si aspetta solo l’annuncio di Gravina.
