FILADELFIA – Il Flamengo ha strapazzato il Chelsea, è andato in fuga nel Gruppo D, è a un millimetro dalla qualificazione e ha confermato una tendenza: le squadre brasiliane stanno facendo molto meglio di quelle europee. I confronti diretti sono stati quattro, e prima del successo di Filadelfia dei rossoneri c’era stato quello del Botafogo addirittura sul Psg, oltre ai pareggi tra Palmeiras e Porto e Fluminense e Borussia Dortmund. Inoltre, il Botafogo ha battuto gli americani del Seattle, il Palmeiras gli egiziani dell’Al Ahly e il Flamengo i tunisini dell’Esperance: l’influenza brasileira su questo Mundial sta diventando dilagante, e dimostra due cose, vale a dire che il livello dei club sudamericani è in continua crescita (il discorso riguarda anche gli argentini e in particolare il River Plate) e che la loro freschezza – alle spalle hanno soltanto mezza stagione, non una intera come le europee – sta facendo la differenza.
La vittoria della qualità
Tra Flamengo e Chelsea hanno però fatto la differenza anche la tecnica, la qualità, la voglia. I londinesi di Maresca sono passati in vantaggio grazie a un gol in contropiede di Neto, cui un errore di Wesley ha spalancato un’intera metà campo deserta, ma il Flamengo, che anche sullo 0-0 stava giocando meglio, non s’è mai scomposto, è stato sfortunato in diverse circostanze ma alla lunga l’allegra difesa Blues non ha resistito alla velocità e alla creatività dei brasiliani: poco dopo l’ora di gioco, nel giro di tre minuti Bruno Henrique e l’ex juventino Danilo hanno ribaltato il risultato con due tocchi sotto misura, poi l’espulsione di Jackson, entrato al posto del reclamizzatissimo neo-acquisto Delap (di nuovo una delusione) e cacciato per un pestone ad Ayrton Lucas, lo ha sostanzialmente fissato. All’83’ C’è stato ancora il tempo per il 3-1 di Wallace Yan, entrato un attimo prima, che ha mandato in visibilio la torcida rossonera: i tifosi brasiliani, venuti a Filadelfia in 25 mila, e quelli argentini sono gli unici arrivati in massa negli Stati Uniti e i soli a fare il tifo come siamo abituati da noi.
Bene Jorginho
Nel Flamengo ha brillato Wesley (uscito nel finale per infortunio), terzino che piace a Juventus e Roma e per il quale i brasiliani chiedono 30-35 milioni: si è prontamente ripreso dal grave errore alla radice del gol del Chelsea (era l’ultimo difensore e ha controllato con impaccio un pallone all’altezza della linea di metà campo, facendoselo sfilare da Neto), martoriando Cucurella con i suoi cambi di passo, la sua velocità e l’eccellente controllo di palla. Sembra perfetto per fare l’esterno a tutta fascia, più che il terzino puro, e guarda caso Juve e Roma cercano proprio un giocatore con quelle caratteristiche. Molto buona anche la prova del lucidissimo Jorginho, non male Gerson, ex Fiorentina e Roma, mentre Alex Sandro è rimasto in panchina.
Il tabellino
Flamengo (4-2-3-1)
Rossi 6 – Wesley 6 (37’ st Varela sv), Danilo 7.5, Leo Pereira 6.5, Ayrton Lucas 7 – Pulgar 6.5, Jorginho 7 – Gerson 6.5 (37’ st Wallace Yan 7), De Arrascaeta 5.5 (11’ st Bruno Henrique 7), Luiz Araujo 6 (47’ st Michael sv) – Gonzalo Plata 6 (47’ st Pedro sv). All. Filipe Luis 7.
Chelsea (4-2-3-1)
Sanchez 7 – Malo Gusto 5, Chalobah 4.5, Colwill 5, Cucurella 5 – James 5 (19’ st Lavia 5), Caicedo 5.5 – Palmer 5 (37’ st Guiu sv), Fernandez 5.5 (42’ st Madueke sv), Neto 6.5 – Delap 5 (19’ st Jackson 4). All. Maresca 5.
Arbitro: Barton (El Salvador) 6.
Reti: 13’ pt Neto, 17’ st Bruno Henrique, 20’ st Danilo, 38’ st Wallace Yan.
Note: espulso Jackson al 23’ st. Ammoniti Caicedo, Neto, Delap, Gerson, Pulgar. Spettatori 54.019.