SEATTLE – Cristian Chivu è nato nel 1980, fin da bambino era appassionato di calcio, e nella conferenza stampa di presentazione della gara contro gli Urawa Red Diamonds ha detto di amare la cultura giapponese. Fosse stato bambino in Italia, invece che nella Romania di Nicolae Ceau?escu, sicuramente avrebbe apprezzato le prodezze in maglia rossa del gigantesco difensore centrale Hayato Igawa e del centrocampista a tutto campo – box to box, si direbbe adesso – Takeshi Sawada. Sono entrambi personaggi del cartone animato Holly e Benji, che in Giappone si chiama Captain Tsubasa. E tutti e due giocavano nella versione immaginaria degli Urawa Reds, una delle squadre a cui il cartoon di Y?ichi Takahashi deve di più.
L’Urawa reale non è quello animato
Chivu è stato chiaro: “Mi aspetto di incontrare una squadra ben organizzata e pulita dal punto di vista tecnico”. Ma la formazione che l’Inter affronterà in questo Mondiale per club non può comunque competere con la sua versione da fumetto. L’ex torinista Samuel Gustavson, che definisce l’Inter “una delle squadre più forti del mondo, contro cui sarà una bella sfida confrontarsi”, è un buon giocatore, ma non ha niente a che vedere con le stelle della versione anime del team della città di Saitama. All’Urawa Red Diamonds su schermo era quasi impossibile segnare, e Oliver Hutton, eroe del cartoon, ne sa qualcosa. È paradossale che il punto debole della squadra attuale, pur qualificata al Mondiale per club, sia invece proprio la difesa. A testimoniarlo è il 3-1 subito dal River Plate nella prima partita del torneo.
Urawa e anime, un legame anche nei videogiochi
Il legame tra il mondo della fiction e il club Urawa Red Diamonds si è rafforzato nei videogiochi. Nel mobile game Captain Tsubasa: Dream Team, realizzato in collaborazione con la J-League nel 2021, i personaggi del cartone animato hanno potuto indossare le vere maglie da gioco della squadra. Una trovata che ha entusiasmato i fan: tanto quelli della squadra, quanto quelli del cartone animato, ormai tutti over 40. Come precisato in un’intervista a Repubblica da Zion Suzuki, giovane portiere del Parma e della nazionale nipponica, “La mia generazione è cresciuta con un altro cartone animato, Inazuma Eleven. Racconta il calcio in modo meno realistico, ma le storie sono più interessanti”.