SEATTLE – Dopo la prima vittoria da allenatore dell’Inter dei grandi, Christian Chivu chiede alla squadra di recuperare l’entusiasmo incosciente di quando erano ragazzi: “Ci serve spensieratezza. Le cose non sono andate come desideravamo nella prima partita di questo Mondiale per club. Ma in entrambe le gare mi è piaciuto vedere la reazione, l’orgoglio. Dobbiamo crederci, lottare, tirare fuori il meglio”. Prima del tecnico, a indicare la necessità di essere leggeri di testa e divertirsi era stato anche Alessandro Bastoni.
La svolta tattica contro l’Urawa
Commentando il 2-1 in rimonta contro gli Urawa Red Diamonds – ora matematicamente eliminati dalla competizione – il quarantaquattrenne rumeno ha analizzato: “Dopo averli visti giocare contro il River Plate, non mi aspettavo questo blocco basso. Ho cominciato la partita con due giocatori sotto la punta, per creare superiorità in mezzo al campo, pensando che ci avrebbero presi alti. Invece, al contrario, hanno creato densità in area e ci hanno costretto a fare cross. Ho dovuto cambiare piano. Ho chiesto ai miei di calciare di più in porta. Ho aggiunto due mezzali”.
Un gruppo unito oltre gli infortuni
Chivu, che nella terza partita del girone dovrà affrontare il River Plate, si gode il momento: “Quando si vince è sempre bello, ma sarei stato soddisfatto della prestazione anche con un altro risultato”. Quanto allo spirito del gruppo dei giocatori, anche di chi non ha messo piede in campo, dice: “Noi abbiamo l’obbligo di stare sulla stessa barca, remare nella stessa direzione e superare le difficoltà. Ed è quello che sto vedendo. I ragazzi mi danno grande disponibilità, anche chi è tornato tardi dagli impegni con le nazionali. Mi fa piacere avere qui tutti, anche se qualcuno deve stare in tribuna perché non ha recuperato da infortuni e acciacchi”.
Carboni e Lautaro, gol e emozioni
A segnare i due gol interisti sono stati prima il capitano Lautaro Martinez, poi, nel recupero, Valentin Carboni, che Chivu ha cresciuto nelle giovanili, al pari dei fratelli Esposito, che si sono alternati in campo contro gli Urawa Reds: “Il nostro capitano sta riuscendo a fare la differenza anche in questo torneo, pur venendo da nove mesi di lotta e fatica. Quanto ai ragazzi più giovani, Pio Esposito aveva tredici anni quando ho cominciato a lavorare con lui. Valentin mi ha detto che sono otto mesi esatti dal suo infortunio al crociato. Ha vissuto il duro lavoro, il buio, l’incertezza. Mi ha commosso vederlo emozionato dopo il gol. Sono felice che possa vivere emozioni forti come il gol di questa sera, dopo tutto quello che ha passato”.
