PHILADELPHIA — Si sta prendendo il mondo a vent’anni, il ragazzo, e chissà se si prenderà anche il Mondiale: ci sono momenti senza più limiti, Kenan Yildiz ne sta attraversando uno con la sua sfacciata creatività e la timida riservatezza che gli consente di godersi una quasi tripletta senza le esagerazioni di chi gioca per farsi vedere, prima che per giocare. Lui sorride molto, parla poco e firma gol deliziosi: sarebbero già quattro se la Fifa non ne avesse trasformato uno in autorete. «Me l’hanno preso, non è stato giusto, era mio, ci tenevo alla tripletta», ma avrà tutto il tempo di farne quante ne vorrà: a 20 anni e un mese ha la vita davanti e già un pezzetto di mondo ai suoi piedi. «Lui è magico, giocargli insieme è pazzesco» dice Kolo Muani: un’investitura interessante, per uno abituato a far coppia con Mbappé. Yildiz — che in questo Mondiale ha segnato tanto quanto Musiala, Olise e Di María, una compagnia di fenomeni — dice che questi sono la partita e il gol più belli della sua vita: «Mentre stavo per tirare ho pensato: farò un bel gol». Ora, la Juventus dovrà difendersi dagli assalti che le arriveranno dal calcio dei ricchi. «Un club come il nostro i giocatori migliori non li deve mai vendere», ha subito ammonito Tudor. «Kenan è un campione nella testa, è nello spazio tra le due orecchie che c’è la qualità del fuoriclasse».
La vittoria della Juve per 4-1 sul Wydad
Intanto, cinque e quattro nove: la Juve va avanti nel Mondiale a colpi di goleade tonanti, anche se ieri contro il Wydad a un certo punto è riuscita a complicarsi una partita che stava dominando, con punte di possesso palla più mottiane che tudoriane, ma ambiente e avversario richiedevano questo: i bianconeri hanno corso meno, fatto circolare il pallone con pazienza e accelerato soltanto nei pressi dell’area, quindi in zona Yildiz. Il primo gol è stato il manifesto della tattica di ieri: è arrivato dopo 26 passaggi (quello decisivo, del solito Thuram) e un’azione durata 1’34”, partita da Di Gregorio e che ha coinvolto tutti i giocatori tranne Kolo Muani. È stata una crudeltà che la Fifa abbia negato la paternità della rete a Yildiz, sopravvalutando la deviazione di Boutouil sul sinistro secco del turco (in realtà però era un tentativo di servire Kolo Muani a centro area). Kenan però dieci minuti più tardi s’è preso un momento tutto suo, infilando in porta un raffinato destro dal limite, perfettamente dosato tra potenza e precisione. Una chicca. Lì, la Juve se l’è presa un po’ troppo comoda, consentendo al Wydad di segnare un gol banale nel suo sviluppo: una rimessa laterale sulla trequarti ha mandato a vuoto Savona e aperto il campo ad Amrabat (è il fratello di quello che abbiamo visto a lungo da noi: diverso nel ruolo, identico nelle movenze), che ha liberato in area Lorch. I ventimila scatenati tifosi marocchini sono impazziti di gioia e oltre a cantare (non hanno smesso un attimo) hanno acceso fumogeni che hanno avvolto il campo in una nuvola rossa e nera.
Vlahovic segna su rigore
La partita è stata interrotta per cinque minuti, poi Yildiz ha continuato a dispensare gioia e bellezza: la sua quasi tripletta l’ha completata con un colpetto di classe, come se fosse biliardo, dopo aver disorientato con una finta il povero Boutouil. Più tardi, tra un palo di Cambiaso e il 4-1 di Vlahovic su rigore, uscirà in anticipo per prendersi la standing ovation dallo stadio mezzo vuoto, mentre il resto del mondo strabuzzava gli occhi in tv.
Il tabellino di Juventus-Wydad Casablanca
Juventus 4 (6’ pt aut. Boutouil, 16’ pt e 24’ st Yildiz, 49’ st rig. Vlahovic)
Wydad Casablanca 1 (25’ pt Lorch)
Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio 6.5 – Kalulu 6, Savona 5.5, Kelly 6 – Alberto Costa 6 (28’ st Nico Gonzalez sv), McKennie 6 (1’ st Koopmeiners 5.5), Thuram 7, Cambiaso 6.5 – Conceiçao 5.5 (28’ st Locatelli sv), Yildiz 8.5 (40’ st Gatti sv) – Kolo Muani 6.5 (28’ st Vlahovic 6.5). All. Tudor 7.
Wydad Casablanca (3-4-3): Benabid 5.5 – Guilherme Ferreira 5, Boutouil 4.5 (33’ st Harkass sv sv), Meijers 5 (1’ st Mwalimu 6) – Moufi 5.5 (42’ st Aziz Ki sv), Moubarik 5, Zemraoui 6 (33’ st Mailula sv), Moufid 6 – Amrabat 7, Obeng 5 (1’ st Al Somah 5), Lorch 6.5. All. Benhachem 6.
Arbitro: Martinez (Hon) 6.
Note: ammoniti Meijers, Guilherme Ferreira e Thuram. Spettatori 31.975.