Seattle, stadio Lumen Field. In campo c’è Pio Esposito, in panchina c’è il fratello Sebastiano. Si gioca Inter-River Plate. Facciamo un salto di quasi diecimila chilometri. Castellammare di Stabia, rione Cicerone.
Sono le 3 del mattino nella notte tra mercoledì e giovedì. E Salvatore, il fratello maggiore, 24enne centrocampista dello Spezia, è sveglio. Televisione sintonizzata su Dazn, come un intero rione che considera gli Esposito un vero e proprio vanto.
A novembre hanno ristrutturato il campetto, con la collaborazione della Marat Management di Mario Giuffredi che rappresenta tutti e tre, dove hanno cominciato a giocare prima di spiccare il volo. Non abitano più lì, ma appena è possibile, trascorrono qualche giorno di vacanza a Castellammare di Stabia.
Salvatore si è goduto al rione Cicerone Inter-River Plate e ha esultato per il primo gol nerazzurro di Pio, 20 anni, presente da predestinato dell’area di rigore. L’Inter se lo gode e ha già deciso di blindarlo fino al 2030.
Dovrebbe restare a disposizione di Chivu nella prossima stagione. Il Napoli si è interessato nei mesi scorsi, come spiegato proprio dal suo procuratore Giuffredi, ma l’Inter lo considera incedibile ed è facile capire il motivo dopo la rete al Mondiale per Club.
Lo segue da vicino pure Rino Gattuso che presto gli spalancherà le porte della nazionale. Un bomber di questo livello sarà fondamentale per l’Italia. Un passo alla volta, ovviamente. Pio Esposito ha un quartiere che lo sostiene e non solo: papà Agostino, un passato da calciatore e adesso allenatore delle giovanili, e Mamma Flavia sono sempre al suo fianco con l’atteggiamento giusto: niente luci della ribalta. Parla soltanto il campo.
Salvatore ha scritto post su instagram per esaltare i suoi fratelli, entrambi protagonisti con l’Inter: “Sono cose che non potete capire, non si possono spiegare. L’hai fatto davvero, l’avete fatto davvero. Voi due in America…e noi eravamo qui al Cicerone. Abbiamo visto quella bestia con numero 94 esultare per la prima volta con quella maglia con cui siete cresciuti e siete diventati uomini. Tutto questo era inimmaginabile. Ora arriva la salita e noi saremo lì dietro a spingervi. Grazie per le emozioni che ci regalate”.