CHARLOTTE – La partita più assurda di questo Mondiale per club è durata 4 ore e 38 minuti fra tempi regolari, sospensione per rischio tempesta e supplementari. Praticamente una finale di Wimbledon. Cominciata alle 16, ora locale, è finita alle 20.38. E l’ha vinta il Chelsea, che alla fine dei tempi regolamentari è stato raggiunto dal Benfica sull’1-1, ma che nell’extra-time ha segnato tre reti. Ai quarti incontrerà il Palmeiras.
Tifosi fuggiti e rientrati
Risultato finale: Benfica 1 e Chelsea 4. Ma non è il punteggio la cosa più notevole di una gara che sarà ricordata per sempre, tra tifosi fuggiti e poi rientrati di corsa allo stadio, poliziotti e bigliettai che si sono girati dall’altra parte consentendo l’accesso a chiunque lo desiderasse, e i supporter delle due squadre che sono finiti per abbracciarsi fra loro in tribuna, ugualmente sfiniti dopo quasi cinque ore di passione.
Il vantaggio inglese e la sospensione
La partita è cominciata alle 16, ora locale, ed è stata sospesa all’86’. Su Charlotte sono cadute poche gocce di pioggia, ma in questo torneo la regola prevede la sospensione della gara in caso di fulmini a meno di 10 km di distanza. Al momento della sospensione, il Chelsea stava vincendo 1-0, grazie a una rete segnata da James al 64’. Lo stadio, già mezzo vuoto all’inizio della partita, si è ulteriormente svuotato: molto difficile, hanno pensato migliaia di spettatori, che il Benfica possa recuperare nei pochi minuti che restano da giocare, in caso di ripresa della partita.
La ripresa dopo 4 ore dal fischio d’inizio
Gli ultimi minuti della gara sono stati giocati a partire dalle 19.47, dopo l’ok da parte delle autorità americane. E dopo la ripresa del gioco, nello stadio quasi deserto, l’arbitro ha fischiato un rigore a favore del Benfica per un fallo di mano di mano di Malo Gusto. Quando Di Maria ha segnato dal dischetto, era già cominciato il quinto minuto di recupero. A quel punto, ai tre fischi dell’arbitro, erano ormai le 19.56. Dall’inizio della partita, tenendo conto della lunga sospensione, erano passate quasi quattro ore.
Il ritorno dei tifosi allo stadio
Molti dei tifosi che durante la sospensione per pioggia avevano lasciato lo stadio — e che nel frattempo si erano sparsi fra i bar del centro di Charlotte — una volta ricevuta la notizia della ripresa del match, e del pareggio dei portoghesi, sono tornati di corsa al Bank of America Stadium per assistere ai tempi supplementari. Steward e poliziotti, di fronte ai tifosi che correvano, si sono fatti da parte per consentire loro di vedere ciò che restava della partita, senza perdite di tempo .
I tre gol del Chelsea nel finale
Lo spettacolo a cui hanno assistito i pochissimi tifosi rimasti all’interno dell’impianto, e quelli che vi sono riusciti a tornare, è di quelli che non si dimenticano: tra il 108’ e il 117’ minuto il Chelsea ha segnato altre tre reti, con Nkunku, Pedro Neto e Dewsbury-Hall. Decisiva, all’inizio del supplementari, l’espulsione di Prestianni, che ha lasciato il Benfica in dieci. “In qualche modo questa partita strana entra nella storia del calcio e sono felicissimo di esserci stato. Mi spiace che non sia successo in Champions League, avrei pianto tutte le mie lacrime, ma mi accontento delle emozioni che ho provato”, dice uscendo dallo stadio Phil, londinese residente ad Atlanta, arrivato apposta a Charlotte per vedere una partita che non dimenticherà mai.