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La Juve ritrova Huijsen, l’affare che si è trasformato in beffa

Ceduto la scorsa estate al Bournemouth per 15 milioni più bonus, il 20enne difensore olandese – che ha scelto la nazionalità spagnola – è stato venduto dagli inglesi al Real Madrid per 59 milioni

ORLANDO – Ci sarà da mangiarsi le mani con il biondino negli occhi, a essere un tifoso bianconero che stasera si guardi Juventus-Real Madrid. Il biondino è Dean Huijsen, l’oggetto del rimpianto o la pietra dello scandalo a seconda dei punti di vista: il giovane difensore olandese ma cresciuto a Marbella (difatti ha scelto la nazionalità e la Nazionale spagnola, in cui ha già esordito) è stato infatti una delle ragioni, se non la principale, per cui il club ha deciso di licenziare Cristiano Giuntoli, che nei suoi due anni di lavoro ha fatto diverse cose giuste ma anche questo sbaglio imperdonabile, perdendo un giocatore forte e i soldi che avrebbe potuto rendere.

Huijsen, l’affare che si è trasformato in beffa

Huijsen, 20 anni, è stato venduto l’estate scorsa al Bournemouth per 15 milioni più tre di bonus: sembrava un buon affare, se non fosse che qualche settimana fa il Bournemouth lo ha venduto al Real Madrid per 59 milioni. Alla Juve resteranno i rimpianti e qualche spicciolo dalla percentuale che aveva maturato sulla rivendita e che alla fine le renderà circa 4 milioni: praticamente nulla, in rapporto a quanto avrebbe potuto essere.

Il micidiale incastro di mercato con Kelly

La beffa è ancora più subdola se si pensa che il Bournemouth prese Huijsen per sostituire Kelly, che se n’era andato a parametro zero al Newcastle, dove nelle gerarchie è diventato il quarto difensore centrale prima di finire a gennaio alla Juve che lo ha pagato, tra prestito, riscatto e oneri accessori, 21 milioni, più altri 6,5 di bonus in parte già scattati. È su questo micidiale incastro che Giuntoli è inciampato.

Huijsen, lanciato da Allegri e Mourinho

Huijsen, che la Juve prelevò sedicenne dal Malaga su imbeccata dell’ex osservatore Tognozzi, è forte. Se ne accorse Allegri, che lo fece esordire diciottenne e non in una partita qualunque (Milan-Juventus 0-1), e se ne accorse Mourinho, che lo volle alla Roma in prestito (gennaio 2024), lo fece debuttare il giorno dopo il suo arrivo e poi lo schierò ben 13 volte (lo spagnolo segnò anche due gol).

La Juve preferì puntare su Kalulu e Cabal

L’estate scorsa, alla Juve prevalse la smania di incassare su quella di ringiovanire, almeno in difesa, per cui si preferì investire una trentina di milioni su Kalulu e Cabal (non certo un acquisto d’esperienza), anziché puntare sul ragazzo fatto in casa. Arrivò una proficua e necessaria plusvalenza (13,7 milioni), non tuttavia sufficiente per attenuare il rimpianto: Huijsen, che è stato giudicato uno dei migliori difensori dell’ultima Premier, è già stabilmente nel giro della Spagna campione d’Europa e in tre partite con il Real si è guadagnato il posto fisso e la meraviglia della stampa spagnola, che non s’aspettava un impatto del genere da un ragazzo di poco più di vent’anni.

I numeri di Huijsen al Mondiale per club

Nel Mondiale per club è stato finora uno dei migliori, se non il migliore in assoluto, nella squadra di Xabi Alonso, che passa con disinvoltura dalla difesa a tre a quella a quattro ma non ha mai rinunciato al biondino, il quale si è distinto non soltanto per il lavoro in marcatura ma perché in tutte e tre le gare è stato il madridista che ha toccato più palloni, con una media di addirittura 92 a partita. E in più li ha toccati bene, con pulizia e proprietà di palleggio, senza limitarsi a passaggi facili al compagno vicino: ha verticalizzato spesso, cominciando anche l’azione del terzo gol al Pachuca.

Yildiz e Huijsen, il confronto tra amici

A Miami ci sarà il confronto da mangiarsi le mani, nonché tra due amici ragazzini. “Sono felice di ritrovare Dean, ma voglio batterlo”, dice Yildiz. E Huijsen: “Kenan è il mio migliore amico, è un giocatore fortissimo”.

L’emergenza difesa della Juventus

Il difensore giovane su cui aveva puntato la Juve, Savona, è invece ko alla caviglia sinistra (ne avrà per un paio di mesi), così Tudor dovrà fare affidamento su Gatti, che è ancora lontanissimo dalla forma migliore e ha un’autonomia limitata, e su Rugani, rientrato dal prestito all’Ajax. Eccome se Huijsen sarebbe servito, più ancora dei soldi che avrebbero reso ricca la Juve.

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