Una squadra di arbitri sempre più giovane, la continuazione di Open Var (il format Dazn per analizzare gli episodi delicati) e l’introduzione della tecnologia video sui campi di Serie C e A femminile. Questi alcuni dei temi emersi durante la conferenza stampa di presentazione dell’organico nazionale Aia (Associazione italiana arbitri) presso la sede della Figc (sala Paolo Rossi) di Roma.
Presente, oltre al presidente dell’Aia Antonio Zappi, anche il segretario generale della Figc Marco Brunelli, che ha sottolineato la vicinanza della Federazione agli arbitri. “Potremo diventare il primo Paese al mondo in cui tutte le gare dell’ambito professionistico avranno una forma di assistenza video per supportare gli arbitri. Manca solo l’ufficialità”, ha spiegato proprio Brunelli in apertura.
Spazio anche per i commenti sulla norma che, di fatto, equipara gli arbitri ai pubblici ufficiali. “Gli arbitri diventano come gli insegnanti, i medici e gli incaricati di pubblico servizio”, ha spiegato al proposito Zappi, ringraziando il ministro per lo Sport Andrea Abodi. “Chi osa provocare una lesione nei loro confronti – continua il presidente – rischia dai 2 ai 16 anni di reclusione”.
I nuovi organici
Poi spazio alle promozioni arbitrali. Entrano nella CAN (la Commissione arbitri nazionale di Serie A e B) cinque profili: Claudio Giuseppe Allegretta (sezione Molfetta); Andrea Calzavara (sezione Varese); Giuseppe Mucera (sezione Palermo); Nicolò Turrini (sezione Firenze); Andrea Zanotti (sezione Rimini). Mentre i dismessi sono: Gianluca Aureliano e Davide Ghersini (per limiti d’età); Francesco Cosso, Antonio Giua, Marco Monaldi, Alessandro Prontera, Daniele Rutella, Gabriele Scatena (per motivate valutazioni tecniche).
Orsato promesso designatore della serie C
Dall’organo tecnico si dimettono Alberto Santoro e Daniele Orsato, promesso designatore della CAN di Serie C. “La nomina degli organi tecnici nazionali ci sarà il 4 luglio, ma è evidente che nei giorni precedenti cominciano valutazioni e contatti. Orsato ha dato la sua disponibilità per la CAN C. Stiamo ragionando per garantire la migliore formazione possibile”, ha spiegato infatti Zappi.
I numeri degli arbitri
Un vero e proprio “dimagrimento” (usando le parole del presidente) della CAN, come aveva proposto il designatore Gianluca Rocchi. “La sua proposta si è realizzata”, dice Zappi. “Negli ultimi anni questa struttura si era ampliata e non consentiva una turnazione adeguata per garantire un’alternanza frequente degli arbitri. Una CAN troppo ampia stava penalizzando la crescita dei giovani arbitri”. Ma di che numeri stiamo parlando? Da 47 arbitri si passa a 42. Stesso principio applicato agli assistenti (da 84 a 76).
Presto nuove Caputi
L’obiettivo? Puntare a un ringiovanimento anagrafico e aumentare la qualità con un sistema sempre più flessibile (in futuro non è escluso un ulteriore ridimensionamento). In questo modo l’Italia potrà vantare nuovi arbitri di spessore internazionale, perché “non averne neanche uno al Mondiale per club è una sconfitta”, commenta Zappi. E ancora lo sviluppo del movimento femminile: “Siamo molto soddisfatti del lavoro e dei risultati di Maria Sole Ferrieri Caputi. Noi crediamo molto nella crescita e nella valorizzazione di questo movimento. Crediamo molto nelle donne e in futuro sicuramente ci sarà un’altra donna in Serie A”, ha detto il presidente.
Sulla questione Open Var infine, Zappi ha confermato la prosecuzione del format, con alcune precisazioni: “Siamo estremamente contenti di poter mostrare a tutti il nostro processo decisionale, ma non ci piace in maniera totale e assoluta che si eserciti una critica immediata nei confronti della decisione presa dall’arbitro, mettendo in difficoltà chi è ospite in studio: è come se, dopo un’udienza in Cassazione, qualcuno alzasse la mano e dicesse di non essere d’accordo”.