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Da Arias a Al-Dawasari, se l’idea di mercato non fa rima con spesa folle

Oltre a giocatori celebrati inseguiti e poi ingaggiati dalle grandi, il Mondiale per Club ha messo in luce anche talenti meno conosciuti a livello internazionale

Il Mondiale per Club è giunto alla sua conclusione e se, da un lato, non è stato tra gli eventi sportivi più avvincenti e spettacolari, dall’altro ha dato comunque modo agli appassionati di calcio di osservare giocatori poco conosciuti. Questa competizione, infatti, ha rappresentato un trampolino di lancio per numerosi talenti, basti pensare ai già noti Mastantuono (che è del Real Madrid), Estevao (al Chelsea) e Richard Rios, sul quale la Roma di Gasperini continua a rilanciare.

Sono emersi, però, altri cinque nomi davvero interessanti, senza dubbio molto meno blasonati.

L’imprevedibile Arias

Jhon Arias è un giocatore davvero particolare. Colombiano di 27 anni, nel pieno della carriera, è stato il faro del Fluminense semifinalista al Mondiale per Club. Tatticamente non risulta inquadrabile in una posizione specifica sul terreno di gioco e forse è proprio per questo che risulta così affascinante come giocatore. Arias incarna quello che è sempre stato il calcio sudamericano. Impetuoso, imprevedibile, poco disciplinato e, soprattutto, molto estroso. Un concentrato di tecnica votato all’attacco, uno che dalla trequarti in su fa spesso la scelta giusta e risulta il catalizzatore del gioco offensivo della sua squadra. Il gol più bello del Mondiale è stato probabilmente la sua terrificante punizione contro l’Ulsan alla seconda giornata.

Il talento di Al-Dawasari

Nasser Al-Dawasari è forse il nome meno conosciuto tra i cinque di questo approfondimento. Nell’Al-Hilal ha completato la sua trasformazione da terzino sinistro a mezzala pura, ruolo che sembra esaltarne al massimo le caratteristiche. Classe 1998, mancino, dal fisico longilineo e dalla buona visione di gioco, Al-Dawasari mette sempre grande dinamismo nella partita, ma a questa caratteristica aggiunge una notevole capacità di pensiero. Testa alta, riesce farsi notare anche in una squadra che vanta interpreti a centrocampo del calibro di Milinkovic-Savic e Rubén Neves.

Martinelli, caratteristiche da calcio europeo

Matheus Martinelli è un centrocampista del 2001, anche lui titolare del Fluminense. Giocatore completo, intelligente tatticamente, valido tecnicamente: pronto per il calcio europeo. Ottimo incursore, come dimostrato dal gol nel quarto di finale contro l’Al-Hilal di Inzaghi, si contraddistingue per l’eccellente visione di gioco. Farebbe comodo a parecchie squadre, anche del nostro campionato.

L’irruzione di Gonzalo Garcia nel Real Madrid

Nelle fila del Real Madrid è apparso all’improvviso Gonzalo Garcia. In pochi conoscevano questo ragazzo prima del Mondiale per Club, ma lui è stato la prima scelta forte di Xabi Alonso da nuovo allenatore dei Blancos. Classe 2004, sembra avere un rapporto piuttosto positivo con la porta. Cinque presenze, quattro gol. Numeri importanti che gli sono valsi fin da subito paragoni importanti, forse al momento esagerati. Spesso negli ultimi giorni è infatti riecheggiato il nome di Raúl.

Igor Jesus, non altissimo ma implacabile di testa

Igor Jesus ha giocato il Mondiale per Club da punta centrale del Botafogo. Si sono accorti di lui al Nottingham Forest e ne hanno acquisito il cartellino per una cifra intorno ai dieci milioni di euro. Classe 2001 è un attaccante che non brilla per doti tecniche o colpi importanti, ma sa come si fa il centravanti. Si muove benissimo in area di rigore ed è un eccellente colpitore di testa nonostante sia alto solo un metro e settantanove. Insomma, la Premier League ha un nuovo toro.

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