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La Juventus riapre il cantiere: ma Vlahovic e Weah bloccano altri acquisti

Già spesi 105 milioni per riscattare i big in prestito. Tanti gli esuberi da piazzare. Douglas Luiz diserta il raduno ma non ha acquirenti

Torino – Sul sito ufficiale della Juventus, la rosa della prossima stagione ancora non c’è: coming soon, sta scritto, anche se per la parte più preoccupata della tifoseria è già persino tardi, visto che la squadra che ieri ha cominciato i lavori estivi non è molto diversa da quella che tre settimane fa ha finito il Mondiale per club né è detto che sia più forte, allo stato attuale. C’è un centravanti al posto di un altro (David per Kolo Muani), c’è un terzino portoghese invece di quello di prima (Joao Mario per Alberto Costa), è stato venduto un giovane di prospettiva, Mbangula. Tutto il resto — acquisti, cessioni, correzioni e specialmente miglioramenti — deve ancora arrivare.

Il mistero Douglas Luiz

Poi c’è chi proprio non è arrivato e chissà se arriverà presto oppure tardi o magari mai: al raduno di ieri c’erano due assenti giustificati, David e Conceiçao, più uno senza giustificazione, il misterioso Douglas Luiz, che non si è presentato alla Continassa senza annunciare né spiegare la diserzione. Verrà multato, è ovvio, ma non è questo il punto, quanto piuttosto la deflagrazione di un altro caso all’interno della rosa dopo quelli che riguardano Vlahovic e Weah, che comunque ieri hanno professionalmente timbrato il cartellino. Ma se il serbo e l’americano hanno in atto un braccio di ferro con la società e lo conducono da posizioni opposte (Vlahovic vuole buonuscita o risoluzione contrattuale, Weah andare al Marsiglia benché la Juve abbia offerte migliori dalla Premier), nel caso di Douglas Luiz sono tutti d’accordo sulla separazione, senonché il club non può venderlo per meno di 40 milioni, altrimenti farebbe segnare una minusvalenza: le poche trattative sono quindi abbozzate sulla base di prestiti o scambi, e destinate ad andare per le lunghe. Possibile che Douglas, pagato 51,5 milioni un anno fa, non ne sia al corrente? Il suo atto di ribellione è perciò inspiegabile, ma del resto non ha mai nascosto la nostalgia per Birmingham né il disamore a prima vista per Torino.

Un mercato complessivamente stagnante

Douglas Luiz è una delle spine di una rosa a tinte pallide. Il mercato è stagnante anche se David, costato soltanto 12,5 milioni di commissioni, è un gran colpo. Fa invece riflettere che le uniche cessioni riguardino dei ragazzi di 21 anni (Mbangula e Alberto Costa, che portano complessivamente 25 milioni, e Miretti potrebbe essere il terzo), come se l’impellenza di dare una sistemata al presente sovrastasse qualsiasi pianificazione, anche se sono stati investiti 32 milioni su Conceiçao e 12,5 su Joao Mario, che prenderà il posto di Alberto. Nello scambio tra portoghesi la Juve guadagna 3 milioni.

Margini di spesa piuttosto ristretti

I bianconeri hanno già sborsato 105 milioni per trasformare i prestiti in acquisti definitivi (Conceiçao, Nico Gonzalez, Kelly, Kalulu e Di Gregorio), incassandone a sua volta 38 tramite i riscatti di Rovella, Fagioli, Pellegrini e Nicolussi Caviglia: quasi tutte le operazioni rientrano nel bilancio chiuso al 30 giugno, ma segnalano in ogni caso che i margini di spesa sono piuttosto ristretti, anche perché in organico ci sono cinque esuberi (Arthur, Miretti, Djalò, Rouhi e Milik) e altri sei giocatori ai margini dei piani tecnici, vale a dire Vlahovic, Perin, Douglas Luiz, Adzic, Nico Gonzalez e Weah. L’idea di Comolli è di esporsi per un centrocampista di alto livello (André del Wolverhampton oppure Kessié) e di arrangiarsi per tappare le altre esigenze di Tudor, ovvero esterno destro, trequartista e soprattutto centravanti. Si andrà per le lunghe. Coming soon, insomma.

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