Una vittoria in rimonta, ottenuta in inferiorità numerica: l’Inter batte 2-1 il Monaco allo stadio Louis II nella seconda uscita dell’estate, dopo la sgambata contro l’Under 23. Lo fa in una partita con toni più alti di quanto previsto, condizionata dall’espulsione per doppio giallo di Calhanoglu al 35’ del primo tempo. Una decisione sbagliata, che ha innervosito la panchina interista (Chivu agitato, il suo vice Kolarov ammonito). Ma ha evidentemente anche fatto salire il grado di attenzione dei giocatori. Tanti segnali positivi, soprattutto da alcuni dei nuovi arrivi: bene Pio Esposito e Bonny, che ha deciso la gara con la zampata del 2-1. Il gol del pareggio lo ha segnato capitan Lautaro, apparso in rodaggio eppure sempre decisivo. “È una partita di preparazione, con le gambe che ancora non girano come dovrebbero ma è stato un bel test – ha detto Chivu – Mi porto a casa il carattere e la voglia di ribaltare la partita nonostante le difficoltà che abbiamo avuto giocando in dieci uomini. Del risultato mi interessa poco, non voglio vincere la coppa di agosto, mi interessa che la squadra acquisisca fiducia e benzina per quello che verrà”.
Il rosso a Calhanoglu che ha cambiato la partita
Chivu si è affidato al 3-5-2 di inzaghiana memoria, con in campo però due dei tre nuovi arrivi, Luis Henrique sulla corsia di destra e Sucic come mezzala, al posto di Mkhitaryan. In attacco dal 1’ Lautaro e Thuram, subito dentro anche Calhanoglu, reduce da un’estate movimentata. Il gol del vantaggio del Monaco è arrivato dopo una manciata di secondi, lo ha segnato Akliouche con una gran botta da fuori. Una partenza che ha un po’ spento i nerazzurri, ingolfati anche per i carichi di lavoro di queste settimane. Paradossalmente, con l’espulsione di Calhanoglu la partita ha preso una svolta inaspettata. Hakan è stato ammonito al 18’ per un fallo su Camara (sanzione corretta), poi al 35’ ha ricevuto il secondo giallo per un intervento su Wanderson, un contrasto di gioco non meritevole dell’ammonizione. Un errore netto dell’arbitro francese Mathieu Vernice. Calhanoglu si è arrabbiato, ha chiesto ripetutamente al direttore di gara “Davvero è fallo mio?”. Anche l’allenatore del Monaco, Adi Hutter, non l’ha presa bene, perché avrebbe preferito giocare 11 contro 11. Ma da quel momento, la gara è girata.
La rimonta dell’Inter nella ripresa
Nel secondo tempo l’Inter ha avuto più coraggio, chiudendosi a riccio quando il Monaco attaccava, per poi correre in contropiede. Lautaro al 60’ al termine di una bella azione personale ha pareggiato con un destro deviato. Il palo di Zakaria ha scosso Sommer, poi Chivu tra il 66’ e il 77′ ha sostituito tutti tranne Acerbi, Barella e Luis Henrique. Bonny, subentrato in attacco, è salito in cattedra nel finale: all’80’ il francese ha rubato palla a Kehrer e si è involato verso la porta avversaria, due finte e destro con cui ha battuto Hradecki. È il sigillo alla prima vera amichevole estiva dell’Inter, un successo che fa morale. Per essere all’inizio di agosto, mica poco.