«Romelu Lukaku resterà fuori tre o quattro mesi. Ovviamente non ho visto la risonanza magnetica, ma per questo tipo di infortuni ci vuole tempo». Il professor Enrico Castellacci, presidente nazionale dei medici sportivi di calcio ed ex responsabile medico della nazionale italiana, guarda già avanti: «Il calciatore è in ottime mani. Il Napoli perde un punto di riferimento importante per la prima parte della stagione».
Professor Castellacci, cosa è la lesione di alto grado?
«Non conosciamo i dettagli, quindi ci dobbiamo orientare sulla comunicazione del Napoli. Significa che il muscolo si è rotto totalmente o parzialmente. Nel primo caso parliamo di lesione totale ed è necessario un intervento chirurgico, nel secondo è una lesione parziale e si può guarire attraverso le terapie».
Lukaku presto farà una consulenza chirurgica.
«È una cosa abbastanza semplice. Il medico si rende conto del tipo di lesione e decide assieme al giocatore e allo staff medico come procedere. L’operazione sarebbe necessaria pure in caso di una lesione sub-totale».
Quanti infortuni del genere ha trattato?
«Tantissimi. Poco prima della pausa estiva, ho operato un giocatore per la rottura totale del retto femorale anteriore che è un problema più grave rispetto a quello di Lukaku. Ho optato pure per la terapia rigenerativa delle cellule staminali per farlo guarire meglio. Questo ovviamente non è obbligatorio, è un qualcosa che faccio io. Secondo la mia esperienza, aiuta».
L’operazione chirurgica aumenterebbe i tempi di recupero?
«Non necessariamente».
Come se lo spiega l’infortunio di Lukaku?
«Non c’è un motivo particolare. Questi problemi muscolari capitano spesso. Purtroppo dovrà restare diversi mesi fuori, ma è in ottime mani e tornerà protagonista, sono sicuro».
Quando il calciatore sarà di nuovo a disposizione di Conte?
«È difficile essere precisi perché, ripeto, non conosco la situazione nel dettaglio, non ho visto la risonanza magnetica. Posso parlare per esperienza e credo che Lukaku resterà fuori almeno fino a dicembre. Poi, ovviamente, dipende molto dalla reazione del calciatore alle cure e al tipo di trattamento scelto. Mi dispiace molto per il calciatore e per il mio amico Antonio Conte».
Lei conosce bene l’allenatore del Napoli.
«Certo, siamo stati insieme in nazionale. Per lui Big Rom è un punto di riferimento in campo ma anche nello spogliatoio. Sarà un’assenza importante, ma sono convinto che il Napoli saprà bene come sostituirlo. Parliamo di una delle società migliori d’Italia che ha appena vinto lo scudetto. Quindi il club azzurro non si farà trovare impreparato».