Che per la prima volta gli si chieda di pagare per vedere le partite allo stadio non lo sconvolge, anzi. “Lo capisco e mi sono abbonato, anche se in altri stadi italiani noi persone disabili possiamo entrare gratis”. Quello che invece Massimo Pasini non accetta è che sia a pagamento anche il parcheggio. “Noi deambulanti, che non hanno bisogno della carrozzina per spostarci, siamo esentati dal pagamento dei parcheggi ovunque, è un fatto di civiltà”, racconta il 48enne di Casalmaggiore, in provincia di Cremona. Spastico dalla nascita, non ha mai rinunciato a seguire il suo Milan: quando ha visto la sua prima partita al Meazza aveva sei anni e da allora ha frequentato lo stadio appena ha potuto.
La novità del parcheggio a pagamento gli è stata comunicata con un messaggio. “Per la prima di campionato, sabato contro la Cremonese, dovrei pagare 29 euro per il solito posteggio di via Tesio”, che finora gli era sempre stato concesso gratuitamente. “Vado in trasferta a Parma, a Torino e a Roma, e non mi era mai capitato nulla di simile”, conclude.
Massimo ha scritto una mail al Milan, che ha risposto così: “Attualmente, in conformità al regolamento e alle indicazioni vigenti, i parcheggi gratuiti sono riservati ai tifosi non deambulanti, che utilizzano sedia a rotelle o carrozzina elettrica. Terremo comunque conto della sua segnalazione per eventuali modifiche nel corso della stagione”.
Da quest’anno è infatti in vigore un nuovo protocollo per l’accesso delle persone disabili a San Siro, messo a punto da Milan e Inter con Comune e associazioni che si occupano di disabilità, per “garantire un sistema equo, trasparente e inclusivo”.
Il pass parcheggio resta gratuito solo per i tifosi non deambulanti, per cui il numero di postazioni a bordo campo è stato aumentato. Per tutti gli altri utenti, il parcheggio è disponibile a pagamento su parkforfun.com a a prezzi variano di partita in partita, a partire da un minimo di otto euro. Lisa Noja, consigliera regionale di Italia Viva e rappresentante del comitato per gli eventi accessibili Live for All, quando il protocollo fu presentato lo salutò così: “Il concetto chiave è poter partecipare in condizioni paritarie, con prezzi equi. L’abbonamento allo stadio include l’accompagnatore e si è poi arrivati a un bellissimo messaggio: l’incasso verrà reinvestito in progetti di inclusione”. Quanto ai parcheggi, se la protesta di Massimo sarà quella di molti, si potrà correre ai ripari.