Sassuolo-Napoli. Conte lo specialista: “Sono l’uomo del fare”
Chiamatelo pure lo specialista. Perché Antonio Conte è il vincitore seriale degli scudetti. Alla Juve ne ha conquistati addirittura tre di fila, quindi è l’allenatore perfetto per gestire il grande entusiasmo del Napoli che debutta oggi in campionato a Reggio Emilia contro il Sassuolo (18.30, Dazn). La ricetta è semplice. Primo ingrediente: «Parlare poco e lavorare tanto. Sono l’uomo dei fatti. Mi piace l’essenza». Secondo ingrediente, evitare qualsiasi distrazione. Il mercato del Napoli è ancora in fermento, ma Conte ha evitato qualsiasi divagazione sul tema: «È normale essere favoriti perché abbiamo lo scudetto sul petto, ma questo non basta per vincere». Terzo, l’esempio del 2023-24: «Eravamo i più attesi dopo la vittoria del campionato e siamo arrivati decimi. Che sia da monito». Prima di mescolare, c’è un’altra aggiunta fondamentale: «L’assenza di Lukaku è importante, ma non dovrà essere un alibi. Facciamo il massimo con quello che abbiamo. L’anno scorso siamo stati bravi a fronteggiare l’emergenza e non ci fermeremo certo adesso». Contro il Sassuolo l’abito tattico sarà il 4-4-1-1: Lucca il terminale offensivo, De Bruyne agirà alle sue spalle. McTominay (partirà largo a sinistra), Anguissa e Lobotka saranno tutti in campo. «I migliori devono giocare», aggiunge Conte, che ripartirà dal modulo utilizzato nel finale della scorsa stagione e da Meret, favorito in porta su Milinkovic. La caccia al sostituto di Lukaku, nel frattempo, sta entrando nel vivo: il Napoli attende il via libera da Hojlund per chiudere con lo United (anche a titolo definitivo). L’alternativa resta Dovbyk della Roma. Per qualche ora, però, testa solo al Sassuolo: la ricetta di Conte va seguita senza distrazioni.
Milan-Cremonese. Allegri torna dopo 11 anni: “Spero di non far danni”
Subito Modric. Il nuovo Milan riparte con un Pallone d’oro in campo e un allenatore da sei scudetti in panchina. Entusiasmo è la parola chiave per descrivere lo stato d’animo del Diavolo pronto a svelarsi questa sera contro la Cremonese (20.45, Dazn) nel giorno del ritorno di Allegri in rossonero, undici anni dopo l’ultima volta. Ma l’emozione è quella della prima: «C’è molta curiosità da parte mia: la prima partita dopo un anno di stop, speriamo di non fare tanti danni…», ha scherzato Max. In un mese e mezzo ha riportato il sereno a Milanello, riabilitando un gruppo logorato: i giocatori si sono affidati a lui, pronti a sacrificarsi in un ritiro lungo quaranta giorni. Doppi allenamenti, pasti condivisi, regole ferree: nessuno si è lamentato. Inizia oggi un percorso a tappe, in cui il Milan dovrà mantenere «una velocità di crociera, senza alti e bassi», per l’obiettivo: «Giocare in Champions il prossimo anno, ma senza porci limiti». Vorrebbe rientrare con una vittoria, per farlo lancerà da titolare Modric, che agirà da regista al posto di Ricci accanto a Loftus-Cheek e Fofana («Mi aspetto da loro 15 gol in stagione»): «Luka è meraviglioso quando tocca la palla. Non può avere la fisicità dei vent’anni ma sta bene, proveremo a gestirlo al meglio». Senza Leao (in dubbio anche per Lecce), spazio per Gimenez con Pulisic. Ieri il nuovo centravanti Boniface è sbarcato a Linate e ha completato una lunga sequenza di test, necessari considerando i tanti infortuni avuti in carriera.
Roma-Bologna. I tormenti di Gasperini: “Lenti sul mercato”
Il traguardo è rotondo, la Roma ancora no. Gasperini questa sera contro il Bologna (20.45, Dazn e Sky) taglia il nastro delle 600 panchine in serie A, proprio nel giorno del debutto in giallorosso. Ma non smette di parlare di mercato. «Avrei voluto una rosa più completa», confessa. «Per un allenatore nuovo è fondamentale partire con un gruppo definito». Invece è stata un’estate a rincorrere. «Gli innesti sono arrivati a scaglioni, qualcuno prima, qualcuno dopo, e nel mezzo c’è stato uno stallo. Con chi c’era dall’inizio abbiamo lavorato bene, ma partire con una squadra fatta e finita sembra ormai un’utopia per tutti». La linea del club è chiara: ringiovanire e creare valore: «Non cerchiamo giocatori affermati con contratti pesanti — spiega Gasp — ma profili emergenti che possano crescere e diventare plusvalenze. È il segnale che ho ricevuto dalla proprietà. Ora servono scelte concrete». Tra pianificazione e attuazione, però, resta distanza: «Gli obiettivi sono stati ribaditi in ogni riunione con la proprietà. La volontà è chiara. Poi la realizzazione ha tempi diversi». Anche qui il tecnico non si nasconde: «Sapevo delle difficoltà economiche fino al 30 giugno, mi auguravo che dopo ci fossero più possibilità. La campagna acquisti però la valuteremo il 1° settembre». Il riferimento è a Sancho, il rinforzo chiesto a gran voce da Gasp, soprattutto dopo l’infortunio di Bailey («incredibile come è avvenuto, sono dispiaciuto»). Ma alla prima di campionato, non è ancora tempo bilanci: «Roma più forte rispetto allo scorso anno? Lo scopriremo insieme».