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Allegri bacchetta il Milan: “Se non percepiamo il pericolo perdiamo contro chiunque”

Il tecnico dei rossoneri dopo il ko all’esordio in campionato con la Cremonese: “Bisogna aumentare l’attenzione. E quando abbiamo la palla bisogna essere convinti di poter segnare. Abbiamo creato occasioni, ma se al primo cross prendi gol non va bene”

MILANO – Massimiliano Allegri si è presentato nella pancia di San Siro scuro in volto, la voce un po’ grattata. Al fischio finale di Milan-Cremonese è corso via dal prato, infilandosi subito negli spogliatoi. La sconfitta contro la neopromossa squadra di Nicola non era il modo in cui si era immaginato il suo ritorno in panchina in rossonero, undici anni dopo l’ultima volta. “Dobbiamo alzare la percezione del pericolo, altrimenti diventiamo una squadra che può vincere e perdere con chiunque”, il concetto che Max ha ripetuto più volte in conferenza stampa, come un mantra. Troppo fragile la difesa del Diavolo, infilata da Baschirotto e Bonazzoli. Un problema evidentemente non risolto.

Allegri: “Non possiamo subire due gol così”

“Non abbiamo perso perché mancava Leao”, ha ammesso il tecnico. Serviva una compattezza diversa: “La prima cosa da fare per arrivare in alto in classifica è abbassare il numero di reti subite, su questo bisogna lavorare. La prima cosa è trovare una solidità di squadra. Non si possono prendere due gol in quel modo lì, su due cross in cui eravamo in superiorità numerica in area di rigore”. Il Milan ha avuto a inizio secondo tempo la possibilità di andare in vantaggio, ma non ha concretizzato e poi è stato punito da Bonazzoli: “Quando non percepisci il pericolo, puoi prendere gol in qualsiasi momento. Bisogna aumentare l’attenzione. E quando abbiamo la palla bisogna essere convinti di poter segnare. Abbiamo creato occasioni, ma se al primo cross prendi gol non va bene. Non esiste. Vanno vinte anche le partite sporche, soprattutto quelle di inizio campionato”, lo sfogo di Allegri.

Come Allegri ha vissuto il ritorno in panchina

Contro il Bari in Coppa Italia aveva assistito alla partita dalla tribuna, causa squalifica. Ieri è stato accolto da un (raro) boato di San Siro quando è entrato in campo: ha sorriso emozionato, si è sistemato il nodo della cravatta. Pochi secondi dopo il fischio di inizio era già in piedi, davanti alla panchina. Alla vigilia si era augurato di non fare guai, ha mantenuto la promessa. Ha incoraggiato i suoi giocatori, li ha applauditi e spronati, ha urlato loro indicazioni tattiche. Ma non si è tolto la giacca, non ha dato segni di nervosismo nonostante il risultato. “La differenza l’ha fatta la cattiveria con cui abbiamo attaccato e difeso”, evidentemente poca. Ma è la prima di 38 tappe: “Siamo all’inizio, ci sarà tempo per lavorare”. Anche il Napoli di Conte, lo scorso anno, partì con una sconfitta. Poi, anche grazie al mercato, invertì la rotta. Allegri si aspetta almeno un paio di colpi dalla società: un attaccante (in attesa di capire la scelta che verrà fatta su Boniface) e un difensore. Questo Milan può solo migliorare.

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