Milano – È come se, allo scoccare della mezzanotte, dal 31 dicembre si sia passati al 32. L’Inter si è presentata alla prima di campionato uguale a quella dello scorso, in un passaggio fra stagioni senza soluzione di continuità. Alla prima panchina nerazzurra in Serie A, Cristian Chivu ha schierato dieci degli undici titolari della finale di Monaco, ha lasciato far loro quel che sanno fare così bene, ed è finita 5-0, con doppietta di Thuram. Il risultato è lo stesso, ma questa volta l’Inter sta dalla parte giusta del tabellone, contro un Torino inesistente, privo di tutto a partire dalla grinta, in una partita finita senza cartellini gialli.
«La cronaca della gara»
La prima tappa di una lunghissima lotta scudetto
Il risultato, evocativo e perfetto per mettere finalmente da parte la frustrazione di un anno chiuso con troppe speranze e nessun trofeo, è una pronta risposta al Napoli, già alla prima tappa della lunghissima corsa scudetto. Nella formazione di partenza, l’unico assente rispetto alla notte maledetta dell’Allianz Arena è stato Calhanoglu, squalificato. E deve stare attento al posto. Ha giocato il nuovo arrivato Sucic, ottimo alla mezzala, e in regia è scivolato Barella. Altra variazione è il numero 5 sulla schiena di Pavard, che lo portava già al Bayern e lo ha scaramanticamente preferito al 28.
La saggezza di Chivu
L’ex eroe del Triplete Chivu ha saggiamente schierato la squadra nel 3-5-2 a cui era abituata, con i centrali di difesa chiamati a turno a dare una mano davanti. Pura ortodossia inzaghiana. E non è un caso che il primo gol, dopo 17 minuti, lo abbia segnato Bastoni, attaccante aggiunto nel quadriennio di Simone, su corner perfetto di Barella. «Una squadra con un ciclo fallito non arriva in finale di Champions e seconda in Serie A» ha detto il difensore. «Significa che la squadra c’è, la voglia c’è, siamo felici di essere rimasti tutti qua».
Lo scatenato Thuram
Il raddoppio lo ha firmato Thuram davanti agli occhi papà Lilian e al fratello juventino Khéphren. Sapevano cosa aspettarsi, visto che nell’ottobre dello scorso anno Marcus uscì dalla sfida col Toro a San Siro con una tripletta. La terza rete interista, in avvio di ripresa, se l’è fatta tutta da solo capitan Lautaro, che ha rubato palla a Gineitis e l’ha recapitata alle spalle di Israel. Poi è arrivato anche il 4-0 del Ticus, di testa su assist di Bastoni. I due attaccanti interisti non segnavano nella stessa partita dal 5 marzo, a Rotterdam in Champions. A risultato blindato, Chivu ha lanciato Bonny, che si è portato da Parma, e che ha aggiunto anche il suo nome alla lunga lista dei marcatori sul tabellino. Un’ottima notizia, dopo una stagione in cui di fatto le due punte titolari non avevano un backup. E nel finale, ha dato qualche minuto anche all’ultimo arrivato Diouf.
San Siro silenzioso solo a tratti
Ogni volta che la palla è finita in rete, è saltata all’occhio l’esultanza composta di Cristian, molto più pacato rispetto al suo predecessore nell’esprimere gioia e dolore. E capace di stare nella propria area tecnica, a tutto vantaggio del quarto uomo, il cui compito oggi è molto più semplice di quanto non lo fosse fino a tre mesi fa. La flemma di Chivu si è bene intonata al clima di San Siro, pieno — anche in curva — e solo a tratti silenzioso, nonostante lo sciopero del tifo indetto dai vertici della tifoseria organizzata nerazzurra, in protesta contro le restrizioni introdotte sulla scia dell’inchiesta “doppia curva” della procura di Milano. I capi ultrà avevano chiesto a chi occupa il secondo anello verde di non entrare allo stadio, invece il settore è stato riempito quasi del tutto, senza tamburi né bandiere ma pronto a esultare. Avevano invitato gli Inter club “a non esporre i propri striscioni”, convinti che “un Meazza spoglio, grigio e silenzioso, farà molto più rumore di qualsiasi coro”, ma molti club hanno disobbedito. E alla fine è stata festa vera.
Inter-Torino 5-0 (2-0)
Inter (3-5-2) Sommer 6 – Pavard 6.5, Acerbi 7, Bastoni 7.5 (40’ st Luis Henrique sv) – Dumfries 6.5, Sucic 7, Barella 7.5, Mkhitaryan 6.5 (24’ st Zielinski sv), Dimarco 6.5 (21’ st Carlos Augusto 6) – Lautaro 7.5 (24’ st Diouf sv), Thuram 8 (21’ st Bonny 7). All. Chivu 7.5.
Torino (4-3-3) Israel 5 – Lazaro 4.5, Coco 5, Masina 4, Biraghi 4.5 – Casadei 5, Ilkhan 6 (13’ st Tameze 5), Gineitis 5 – Ngonge 6 (25’ st Pedersen sv), Simeone 4.5 (18’ st Adams 5), Vlasic 5 (13’ st Aboukhlal 5). All. Baroni 4.
Arbitro: La Penna 6.
Reti: 18’ pt Bastoni, 36’ pt Thuram, 7’ st Lautaro 17’ st Thuram, 27’ st Bonny
Note. Spettatori 72.322