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Nuovo Napoli no limits: le svolte tattiche di Conte per il bis scudetto. E sabato gala De Bruyne

Sabato al Maradona (20,45) gran gala contro il Cagliari, in 50 mila per la prima del campione belga in casa. Il modulo 4-1-4-1 dà grande fiducia in attacco per Lucca

Buona la prima. Anzi, molto buona, anche tenendo conto che nel debutto in campionato di un anno fa il Napoli si era fatto travolgere in trasferta a Verona. Stavolta invece gli azzurri si sono presi facilmente i 3 punti contro il Sassuolo e per passare a Reggio Emilia non hanno avuto bisogno nemmeno di spingere in maniera troppo decisa sull’acceleratore, visto che erano in totale controllo della gara pure giocando al 60-70 per 100 delle loro possibilità. La stagione appena iniziata sarà del resto molto più lunga e impegnativa rispetto a quella scorsa – con il ritorno in Champions League e quattro competizioni da affrontare – e la gestione delle forze avrà di conseguenza una rilevanza fondamentale. Ecco perché bisognerà abituarsi al nuovo modo di giocare dei campioni d’Italia, in cui il possesso palla è destinato a diventare la principale arma difensiva, soprattutto quando ci sarà da amministrare il vantaggio. Massimi risultati con il minimo sforzo, dunque: fisico e mentale. È questo l’obiettivo che grazie all’autostima ritrovata e a un organico più attrezzato può permettersi di perseguire la squadra di Antonio Conte, evitando di logorare in maniera eccessiva i suoi big, come era capitato fisiologicamente durante la lotta per lo scudetto: sofferta e di corto muso fino alla fine. Mai una vittoria netta, di quelle che in gergo si dicono “portate da casa”. Al Mapei Stadium viceversa il risultato non è apparso in discussione nemmeno per un minuto, a riprova della grande crescita del gruppo.

Il Napoli ha anteposto con il Sassuolo la solidità allo show, l’organizzazione alle prodezze individuali: con il chiaro intento di essere e non di apparire. Ma il bottino per gli azzurri è stato al 90’ lo stesso molto convincente: vittoria, due gol segnati, due pali colpiti e nessuna rete subita. La altre big della serie A hanno sofferto al debutto assai di più e non devono dunque stupire le parole dolci rivolte da Conte ai suoi giocatori: a caldo a Reggio Emilia e alla ripresa di ieri a Castel Volturno. La strada su cui si sono incamminati i campioni d’Italia è quella giusta: tanta sostanza e pochi fronzoli. È un messaggio per i rivali e pure per i 50 mila tifosi già in fila virtualmente per il debutto di sabato (20.45) al Maradona, contro il Cagliari. I fuochi d’artificio saranno l’eccezione e non la regola. Adesso è il momento di mettere fieno in cascina e di rifinire la preparazione al meglio: evitando gravi incidenti di percorso e dando il tempo ai nuovi arrivati di inserirsi senza stress. Poi da metà settembre inizierà il tour de force con gli impegni di Champions e ci sarà bisogno di tutti, nella speranza che intanto l’organico sia stato completato sul mercato e che con le inevitabili rotazioni il rendimento della squadra possa restare sempre a livelli alti. A prescindere dal valore degli avversari di turno, che saranno spesso meno teneri rispetto al debutto al Mapei Stadium.

Sabato sarà già un’altra musica, con il Cagliari che si presenterà al Maradona per fare le barricate. Sarà un’occasione e allo stesso tempo un esame per Lucca, che contro il Sassuolo si è fatto apprezzare soprattutto per la grande generosità con cui si è messo al servizio dei compagni. Ma da lui il Napoli si aspetta in primis i gol, ancora di più dopo il grave infortunio di Lukaku. Non sempre potranno infatti bastare gli inserimenti dei centrocampisti, anche se a Reggio Emilia McTominay e De Bruyne hanno fatto capire di poter puntare entrambi alla doppia cifra, alla casella delle reti segnate. L’ex bomber dell’Udinese lo sa ed è carico per il suo debutto in maglia azzurra a Fuorigrotta. Probabile la conferma in blocco della formazione vista al Mapei Stadium, con Buongiorno che si candida comunque per un utilizzo part time, per riprendere confidenza col campo. Ci sarà bisogno di lui e di tutti da metà settembre, quando scatterà in maniera obbligatoria il momento del turn over. Adesso però conta solo mettere fieno in cascina, con il pragmatismo e la concretezza che sono le prerogative delle squadre top. Ieri doppia seduta a Castel Volturno. In disparte solo lo spagnolo Gutierrez, già al lavoro con il pallone: sarà disponibile pure lui dopo la sosta, un’arma in più.

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