MILANO — Dal duello del St. James’s Park tra il Newcastle campione di Lega e il Liverpool campione d’Inghilterra, vinto in extremis (3-2) dai Reds per oltre metà partita in 11 contro 10, per la Nazionale sono arrivate una cattiva e una buona notizia. La prima è l’infortunio del fulcro del centrocampo Tonali, uscito nella ripresa con un dolore fortissimo alla spalla sinistra, dopo uno scontro con Ekitiké. Ma il primo responso clinico (leggero stiramento di un tendine della spalla) induce a pensare che il numero 8 dell’Italia e del Newcastle non dovrà saltare le partite di qualificazione mondiale del 5 e 8 settembre con Estonia e Israele, come si era inizialmente temuto.
L’inizio di stagione di Chiesa
La buona notizia, invece, è che nel Liverpool Chiesa ha sì cominciato ancora in panchina ed è entrato nel finale (da centravanti, proprio al posto di Ekitiké), però è sembrato scattante e potente e si è ormai guadagnato il ruolo di titolare aggiunto. I tifosi celebrano con canti personalizzati (molto discusso quello anti-Juventus, inopportuno data la memoria dell’Heysel) il goleador italiano, che confida adesso in un settembre di pieno rilancio, soprattutto col ritorno in Nazionale dopo 14 mesi. In effetti le cose sono cambiate in meglio da quando a Ferragosto Slot, il manager olandese, lo ha estratto dalla fodera per il delicato finale della partita della prima giornata di Premier League col Bournemouth e lui, in appena 6 minuti, lo ha ripagato col gol d’autore del 3-2, poi arrotondato da Salah, segnando la sua prima rete in Premier. Così, dopo la scorsa stagione trascorsa senza tracce (14 presenze, per lo più spezzoni, e appena 2 reti, una in Coppa d’Inghilterra al piccolo Accrington e l’altra nella finale di Coppa di Lega persa col Newcastle), si fa sempre più concreta la possibilità che l’ex juventino possa fare parte dei 27-28 convocati del neo-ct Gattuso per le due partite di qualificazione mondiale di settembre. Il commissario tecnico, nel suo blitz ferragostano per fare visita alla folta colonia italiana in Inghilterra, ha preso felicemente atto della ritrovata vena del figlio d’arte, scivolato un anno fa nell’oblio.
Slot giustifica Chiesa
Chiesa (51 presenze e 7 gol in maglia azzurra) era in campo nell’inglorioso ottavo di finale dell’Europeo 2024 a Berlino con la Svizzera, il 26 giugno, ma il trasferimento in Premier (12 milioni di euro alla Juve) non ha funzionato. Spalletti non lo ha più potuto schierare e nelle scorse settimane sono diventate insistenti le notizie sull’addio al Liverpool, che non lo ha nemmeno convocato per la tournée estiva in Asia. Ma mentre si speculava su un ritorno in Italia, al Napoli, all’Inter o all’Atalanta, lui teneva duro. Il Liverpool ha ceduto nel frattempo l’esterno colombiano Luis Diaz al Bayern e il centravanti uruguaiano Nuñez all’Al Hilal di Simone Inzaghi. Morale: Chiesa, in vistosa crescita, ha convinto Slot a inserirlo nelle rotazioni. Adesso l’allenatore lo elogia, spiegando i balbettii della scorsa stagione: «Era arrivato senza allenamento e ha faticato in un calcio dall’intensità molto più alta della serie A, ma non si è mai arreso». Lui ha incassato i complimenti: «Mi piacerebbe restare, sono in una delle squadre più forti al mondo». Il prossimo passo tocca a Gattuso.