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Italia-Israele a Udine, la Figc vuole devolvere l’incasso in favore di Gaza

A Montecarlo, dove il calcio si raduna per il sorteggio Champions, irrompe la questione mediorientale, ma per ora prevale l’attesa

MONTECARLO – La questione Gaza non poteva passare inosservata durante la due giorni dei sorteggi delle coppe europee, di fatto un summit del calcio, con la presenza di decine di dirigenti di vertice di tutte le federazioni continentali e dei club più importanti, oltre al presidente dell’Uefa Ceferin e ai membri del consiglio direttivo di Nyon. Nessuna posizione ufficiale è al momento emersa, dopo la recente intervista nella quale Ceferin aveva spiegato alla tv slovena di ritenere legittima la discussione sull’esclusione dalle competizioni europee della nazionale e dei club israeliani, ma di essere favorevole “in linea di principio alla possibilità per tutti gli atleti di competere”.

Israele e Gaza, la questione al tavolo della Uefa sorteggio Champions

Nei corridoi dell’hotel Le Méridien, che raduna appunto gli ospiti a due passi dal Grimaldi Forum sede del sorteggio, si è comunque informalmente parlato del dramma quotidiano in Medio Oriente. L’esclusione dalle competizioni europee della nazionale e dei club israeliani non è all’ordine del giorno, né della Fifa governo del calcio mondiale né dell’Uefa governo del calcio europeo né delle confederazioni degli altri sport, perché non esiste da parte della comunità politica internazionale una presa di posizione prevalente, come accadde invece ai tempi dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, con l’embargo quasi immediato delle squadre russe. In sostanza gli organi calcistici non faranno il primo passo. Attendono eventuali sviluppi dalla diplomazia mondiale. Resta tuttavia evidente la tensione attorno a un tema ineludibile, come conferma l’inchiesta disciplinare aperta dall’Uefa per lo striscione (“assassini dal 1939”) esposto dai tifosi del Maccabi Haifa, club israeliano, durante la partita col Rakow Czestochowa, club polacco. Nelle coppe europee è rimasto in corsa per Israele il Maccabi Tel Aviv, impegnato in Europa League nello spareggio con gli ucraini della Dinamo Kiev (intreccio ulteriormente scabroso, sul campo neutro polacco di Lublino), dopo avere giocato la partita d’andata sul “proprio” campo neutro, nella città serba di Backa Topola.

Colloquio Gravina-Meloni

L’Italia sta per essere toccata direttamente dalla questione Gaza, della quale il presidente della Figc Gravina ha parlato nelle scorse ore in una telefonata con la premier Meloni. La nazionale israeliana gioca le sue partite interne in Ungheria e sta per affrontare per le qualificazioni mondiali gli Azzurri a Debrecen, il prossimo 8 settembre. La Digos fiorentina è stata allertata per possibili manifestazioni Pro Palestina all’esterno del centro tecnico federale di Coverciano, dove l’Italia del neo-ct Gattuso si radunerà dalla domenica sera del 31 agosto in vista della gara del 5 settembre a Bergamo con l’Estonia. La richiesta dei manifestanti e di una parte non sparuta del mondo politico e associazionistico è di non giocare con Israele sia a Debrecen sia il 14 ottobre a Udine, sede di una partita delicata anche dal punto di vista della sicurezza: al Belgio, nella Nations League 2024, è capitato a novembre che nessuna città abbia voluto ospitare la partita con Israele, poi giocata a Budapest.

L’incasso di Italia-Israele per Gaza

Dal punto di vista sportivo, secondo regolamento, l’eventuale rifiuto di scendere in campo (per ora assolutamente non contemplato) verrebbe punito con due sconfitte per 0-3 a tavolino e conseguente, verosimile eliminazione degli Azzurri dalla corsa al Mondiale americano a vantaggio proprio di Israele, che si piazzerebbe secondo nel girone dietro la Norvegia e accederebbe ai play-off di marzo 2026. La federcalcio sta valutando altri gesti, per dimostrare di non voler ignorare il tema mediorientale. Una delle iniziative allo studio, sarebbe di destinare l’incasso della partita di udine contro Israele, in programma a metà ottobre, per raccogliere aiuti umanitari in favore di Gaza.

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