Cambiare è sempre possibile. Si può fare per crescere, per stanchezza, per voglia di novità. Perché Andrea Marinozzi lascia Sky? Voce garbata e raffinata, telecronista apprezzatissimo, pacato e preparato. Uno dei più stimati dal pubblico: non urla, non si agita e sa di cosa parla. E lo fa con stile. Come quando raccontò senza enfasi e con delicatezza a Euro 2021, durante Danimarca-Finlandia, il malore di Eriksen in diretta. Giovane e con tanto futuro davanti. Cosa farà d’ora in poi? “Non lascio Sky perché ho ricevuto un’altra proposta. Ma da oggi inizierò a valutare con attenzione la soluzione migliore per il mio futuro”.
“Ho bisogno di altro”
Ha raccontato dal vivo le partite di Champions, di Europa League: “La finale vinta dall’Atalanta è stata da brividi. Mi mancherà moltissimo poterlo fare ancora. Ho iniziato nel 2009, ho avuto il privilegio di vedere e raccontare tanto, ma ora ho bisogno di altro”. L’altro di cui ha bisogno è una vita un po’ diversa: lontana da Milano e che gli conceda più tempo con la famiglia: “Ho preso questa decisione perché le mie esigenze personali e professionali non coincidevano con le idee della direzione. Quest’estate, insieme alla mia famiglia, ci siamo trasferiti a Siena. Non volevo che i miei figli crescessero a Milano”. Aveva provato a restare con altra formula: “Per conciliare al meglio lavoro e vita familiare avevo chiesto la possibilità di trasformare il mio contratto a tempo indeterminato in una collaborazione. Purtroppo questa possibilità mi è stata negata e l’alternativa proposta non rappresentava per me una soluzione valida. Ho provato a presentare una controproposta, ma non è stata presa in considerazione. Per questo motivo ho scelto di prendere questa decisione”.
Il post: “Voglio lasciarmi alcune persone alle spalle”
Decisione annunciata con un post in cui si parla di Sky come “posto dei sogni”, ma anche di “persone che si vogliono lasciare alle spalle”. Quali? “Come diceva Jung: la vita inizia a 40 anni, fino ad allora stai facendo solo ricerca. Ecco, le mie ricerche stanno per terminare (40 a gennaio) e nella mia vita desidero circondarmi solo di persone che mi piacciono. Lo so che è difficile ma lo era anche per l’Atalanta battere gli invincibili del Bayer Leverkusen…”.