Debrecen – Attacco pesante con Kean e Retegui, oppure un po’ più leggero con l’inserimento dall’inizio di Raspadori tra i titolari. È questo il principale dubbio di formazione che Rino Gattuso si porterà dietro quasi fino alla fine e che non è stato sciolto nemmeno al termine della seduta di rifinitura, sostenuta di buon mattino dai giocatori della Nazionale in un centro sportivo a pochi passi dal loro quartier generale, a Debrecen.
Israele con il lutto al braccio per l’attentato
Stasera c’è la sfida in Ungheria con Israele, che ha chiesto e subito ottenuto dall’Uefa la autorizzazione per giocare con il lutto al braccio dopo l’attentato di Gerusalemme. Ma in Ungheria l’atmosfera è di una calma quasi irreale e non è scattato l’allarme per l’ordine pubblico. Al Nagyerdei Stadium sono del resto attesi appena 2200 spettatori, di cui 186 in arrivo dall’Italia. Nel 2024 a Budapest gli ultrà azzurri si girarono di spalle per protesta durante l’inno della rappresentativa di Tel Aviv e non si può escludere che possa accadere ancora. In campo invece l’attenzione dell’Italia sarà concentrato soltanto sulla posta in palio, fondamentale nella rincorsa alla qualificazione per il Mondiale.
Ultimi dubbi, Raspadori potrebbe giocare titolare
Gattuso alla vigilia è stato chiaro. “Siamo qui per giocare e Israele è un avversario tosto”. I quattro azzurri che andranno in tribuna sono Carnesecchi, Leoni, Fabbian e Zaccagni. Precettati tutti gli altri, con Cambiaso e Raspadori che sono già stati decisivi con l’Estonia partendo dalla panchina. Ma questa volta l’ex attaccante del Napoli – appena ceduto all’Atletico Madrid – ha chance di essere in campo dall’inizio: al posto di uno tra Retegui e Kean. Decisione in extremis.