MILANO – Cautela massima. Leao non sarà neanche in panchina domenica per la partita tra Milan e Bologna, la osserverà dalla tribuna. Sta recuperando dal problema al polpaccio della gamba destra, ma non è ancora pronto. Non ha avuto ricadute, però lo staff medico rossonero ha scelto di tenerlo a riposo: la lesione al soleo è delicata, soprattutto per un giocatore come lui, che vive di strappi e accelerazioni. E per una guarigione completa richiede quattro settimane: «Non possiamo prenderci alcun rischio», ha detto lo stesso Rafa mercoledì nella serata dedicata al premio Gentleman. È fermo dal 17 agosto, il giorno della prima stagionale contro il Bari: il rientro in gruppo è previsto per la prossima settimana, in tempo per la trasferta di Udine del 20 settembre.
Allegri impressionato da Nkunku
Le buone notizie arrivano però da Nkunku. Il francese in questi giorni ha fatto un’ottima impressione ad Allegri: deve ancora trovare la forma migliore, ma potrebbe esordire già domenica a partita in corso. È duttile, può ricoprire più ruoli, avrà tanto spazio. Non necessariamente come alternativa a Leao. Nel nuovo sistema di gioco, con la difesa a tre, Christopher può essere schierato accanto a Rafa come attaccante, oppure come trequartista dietro a una prima punta. Servirà un po’ di tempo. Contro il Bologna Max si affiderà ancora alla coppia Pulisic-Gimenez, gli ultimi a tornare a Milanello dalle nazionali (con due voli transoceanici). Intanto è sbarcato a Milano Rabiot, accompagnato dall’immancabile mamma Veronique: ieri il primo allenamento, questa mattina alle 12 (come il suo numero di maglia) la presentazione a Casa Milan, domenica invece si siederà in panchina, pronto al debutto.
Milan-Como a Perth, scelta rinviata
L’Uefa non ha ancora deciso se far giocare o meno Milan-Como di febbraio a Perth, in Australia. Ieri l’Esecutivo, riunito a Tirana, ha chiesto altro tempo alla Lega serie A e alla Liga spagnola — che ha avanzato una proposta identica per far disputare Villarreal-Barcellona a Miami — per «raccogliere le opinioni di tutte le parti interessate prima di giungere a una decisione finale». L’Uefa «avvierà un ciclo di consultazioni con tutte le parti interessate del calcio europeo, compresi i tifosi». Non è una cattiva notizia: il fronte dei no era in maggioranza, ora la Figc avrà più tempo per perorare la causa italiana.