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Tudor e la sfida al Dortmund: “Battuta l’Inter non facendo il massimo, dobbiamo dare di più”

Il tecnico sprona la squadra in vista del debutto in Champions con i tedeschi: “Sono una squadra di livello altissimo, non solo in Germania”

Torino – Vincere con l’Inter “non facendo il proprio massimo” è stato un incoraggiante punto di partenza per la Juventus di Igor Tudor, che arriva alla vigilia dell’esordio in Champions con la fiducia di chi ha infilato la terza vittoria in altrettante partite. Contro il Borussia Dortmund, già affrontato e battuto in amichevole quest’estate (“un’amichevole niente di più, ora è una partita totalmente diversa si gioca davvero, seriamente”), il tecnico bianconero recupera Cambiaso, che ha anche scontato la squalifica in campionato, e punta a prolungare anche in Europa la striscia di vittorie: “Giochiamo contro una squadra di altissimo livello non solo in Germania. Non vediamo l’ora che si cominci”.

La luna di miele con il gruppo

Oggi Tudor e la sua squadra sono nel pieno di una luna di miele, anche se il matrimonio si avvicina ormai ai sei mesi. Le parole di Locatelli, seduto di fianco al tecnico nella vigilia Champions, hanno messo in evidenza il rapporto di fiducia instauratosi (“la cosa bella è che dialoga tanto con noi, ne avevamo bisogno, ci ha aiutato e ha unito il gruppo”, ha spiegato il capitano bianconero), forse il motivo principale della differenza di risultati tra la scorsa e la stagione attuale. L’obiettivo è continuare su questo solco: “Quando si vince è più facile, c’è un bel rapporto ma devo anche fare delle scelte, fare cose che non piacciono. Questa squadra nella storia è sempre una squadra operaia, concentrata, seria”.

La prima in Champions con la Juventus

Nella carriera di Tudor la Champions League non è una novità, avendo allenato per sei partite il Marsiglia due stagioni fa. Eppure, alla guida della Juventus questa competizione ha un significato particolare, specialmente per un ex calciatore che il bianconero l’ha vestito, segnando anche un gol “alla Adzic” contro il Deportivo La Coruna: “Inizia una competizione nuova che piace a tutti i giocatori, un torneo diverso. Ma si prepara come le altre, la mia esperienza di allenatore in Champions è che tutti i giocatori si dimenticano la stanchezza. L’obiettivo di tutti è giocare in Champions League, è un privilegio”.

Alzare l’asticella

Anche se i tifosi hanno ancora negli occhi la prestazione fatta contro l’Inter, Tudor non si nasconde dietro al risultato. Nel 4-3 rifilato ai nerazzurri, “la squadra più forte in Serie A per rosa anche più del Napoli”, i margini di miglioramento non mancano: “Possiamo fare di più, si può fare meglio ma non vuol dire che abbiamo sbagliato. L’abbiamo preparata nel migliore dei modi, le motivazioni sono quelle. Quando allenavo Verona, dicevo di preferire il 4-3 all’1-0. Ma questo è successo tre anni fa. La mia filosofia è per prima cosa vincere, poi se si possono fare più goal, facciamoli. A me piace il calcio offensivo e attaccare, ma dipende dalle caratteristiche dei giocatori. L’obiettivo è vincere”. Ancora di più nell’esordio stagionale in Champions, in casa contro il Borussia Dortmund.

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