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Massimo Mauro: “Modric può giocare fino a 50 anni. L’esultanza esagerata di Kolarov: all’Inter servono gerarchie”

La rubrica ‘Visti dall’Ala’

Ho visto Juventus-Inter da posizione privilegiata allo stadio: ero a pochi metri dal campo e mi sono potuto concentrare sui particolari, che nel calcio sono più importanti di quanto si pensi. Nella Juve per esempio, McKennie è rimasto a terra su sbracciata di Barella. Si vedeva che non era nulla, ma l’arbitro ha comunque dato il permesso all’ingresso in campo ai medici. Ebbene, il secondo di Tudor ha bloccato tutto dicendo all’americano di alzarsi e giocare. Da ex giocatore dico che se un assistente ha la facoltà di prendersi una responsabilità del genere, significa che la Juve è migliorata tantissimo. La lealtà sportiva fa punti, perché se ti concentri su queste cose alla fine migliora tutta la situazione generale. Sul futuro vedremo, intanto la Juve si gode un momento dolce. Ha vinto partite difficili, contro squadre che non hanno demeritato. Se proprio devo cercare un appunto e la poca personalità della squadra nella gestione quando era in vantaggio, ma nel complesso la squadra sta girando bene.

Kolarov, esultanza fuori luogo: l’Inter ha bisogno di gerarchie

L’Inter ha giocato bene ma ha perso. Penso che, al contrario della Juve, ci siano da registrare un po’ di gerarchie. Ho visto ad esempio siparietti in panchina, facce poco contente sia quando uscivano che quando entravano. Inoltre Kolarov, il secondo di Chivu, ai gol interisti ha esultato in faccia ai tifosi della Juventus: non un bel gesto soprattutto per le tensioni che si vivono intorno a questa partita. Chivu è bravo, ma è stato giocatore in quell’ambiente e forse è ancora riconosciuto come tale. Inoltre allena una squadra che negli ultimi anni ha vinto molto. Insomma, per lui non è facile.

Ridicole le cose che ho sentito sul sorriso di Marcus Thuram al fratello

Considero invece ridicole le polemiche, che definirei provocazioni dei tifosi sbagliati della propria squadra, sui sorrisi di Marcus Thuram con fratello Khephren. Cose fuori dal mondo: il Thuram interista è stato straordinario, al contrario per esempio di Vlahovic, che si è gettato in un duello fisico più che calcistico con i difensori interisti e lo ha anche perso. Ed è stato bravissimo anche il fratello Khephren, al punto che se Thuram papà avesse fatto 11 figli con la stessa signora veniva fuori una nazionale.

Il Napoli uno squadrone, l’esempio è Spinazzola

Benissimo il Napoli. Conte è abilissimo nel trovare qualche appiglio per tenere in tensione i giocatori affinché non si montino la testa. Ma è l’unico dubbio, perché per il resto il Napoli è uno squadrone. L’esempio è Spinazzola, che ha fatto il giro delle sette chiese in squadre che non vedevano l’ora di darlo via. In realtà è un giocatore meraviglioso, lo dimostra l’assist in occasione del gol di Hojlund, un esterno destro degno di Modric.

Modric con il calcio attuale può giocare anche a 50

A proposito di Modric, ho sentito glorificazioni di vario tipo sul fatto che ha segnato a 40 anni. La verità è che nel calcio di oggi uno come lui può giocare fino a 50. Vanno tutti a due all’ora (non parlo solo dell’Italia) e la palla gira e rigira da destra a sinistra, non è vero che si vada più veloci. Certo, si perde prestanza atletica dal punto di vista degli scontri, dei contatti, ma chi è forte tecnicamente gioca senza problemi anche a età avanzata. A parte Modric, benissimo tutto il Milan: Allegri sta trovando la quadratura, con un centrocampo di gente che non è solo brava a inserirsi ma sa anche coprire. E così anche la fase difensiva è meno affannata. In attacco invece la squadra ha prodotto un sacco di occasioni, e penso che Gimenez presto si sbloccherà.

Lazio-Roma, è già il derby dei disperati

Lazio-Roma di domenica prossima sarà già un derby della disperazione. Circa la Roma, quando Dybala non sta bene è un peccato. Non riesce infatti a tenere il peso della squadra su di sé perché fisicamente non ce la fa. E chiaramente senza di lui è un’altra Roma, anche se va detto che il lavoro di costruzione di Gasperini è appena iniziato. Male anche la Lazio, tanti tocchetti ma poca verticalizzazione. Ha creato qualcosa Zaccagni e poco più, ma a centrocampo ha dominato la scena Matic che tecnicamente è bravo – non paragonabile a Modric – ma ha gestito il gioco camminando.

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