Lo aveva promesso nel giorno del suo emozionante congedo davanti agli oltre 50 mila tifosi dell’Etihad Stadium, il 20 maggio scorso. “Adesso è tempo di salutarci, ma vi assicuro che ritornerò”. Kevin De Bruyne non avrebbe mai potuto immaginare però che sarebbe successo così presto, per lo scherzo del destino che ha subito messo di fronte il suo passato contro il suo presente.
Il sorteggio di Champions League ha infatti stabilito che il Napoli debba esordire nella prestigiosa competizione stasera contro il City e per giunta proprio a Manchester, dove per 9 stagioni di fila il campione belga è stato la star, il padrone di casa e l’idolo indiscusso di una delle squadre più forti del mondo. Per lui un bottino di 108 gol e 147 assist in 421 presenze, con ben 16 titoli conquistati in totale tra cui una storica Champions e addirittura sei Premier. KDB aveva indossato pure la fascia di capitano e probabilmente pensava di aver acquisito il diritto di concludere la sua carriera agli ordini di Pep Guardiola, che invece ha accettato la scelta della società di non rinnovare il contratto all’ormai trentaquattrenne centrocampista di Drongen. Per questo ci sarà anche uno spruzzo di veleno nei 90’ in terra inglese, peraltro in secondo piano rispetto all’amarcord.
De Bruyne ha lasciato a Manchester ricordi troppo dolci e all’Etihad Stadium rimbombano ancora le parole del suo emozionato discorso di addio, sussurrato a fine maggio tra le lacrime di tutti, in campo e sulle tribune. «Manchester per me è casa, dove sono nati i miei figli. Ero venuto qui con l’obiettivo e la speranza di restarci a lungo, ma davvero non pensavo di poter rimanere al City per quasi dieci anni. Abbiamo vinto tutto con i miei compagni, abbiamo fatto crescere questo club e adesso toccherà a loro mantenere questo livello».
Generale la commozione, mentre sugli schermi venivano trasmesse le prodezze più belle e importanti del campione: gol e assist mai fini a sé stessi, perché hanno permesso alla squadra di rendere in poco tempo il suo albo d’oro ricchissimo. Mani sul volto – e chissà, forse qualche tardivo rimpianto – persino per Guardiola, anche se il tributo più sentito arrivò al giocatore in procinto di passare al Napoli dai tifosi e dal resto della squadra, nella notte della vittoria (3-1) del congedo col Bournemouth.
Per questo De Bruyne sentì sull’onda emotiva di quella straordinaria serata l’esigenza di salutare tutti anche con un accorato post sui social, dove conta oltre 50 milioni di followers. “Caro Manchester City, che ci piaccia o no, è tempo di dirsi addio – c’era scritto nel pessaggio – Andrò dritto al punto, questi sono stati i miei ultimi mesi come giocatore del City». Il centrocampista belga si rivolse a fine maggio direttamente ai tifosi inglesi. «Il giorno dell’addio è arrivato, e meritate di sentirlo direttamente da me. Non potevo immaginare che questo percorso mi avrebbe cambiato la vita. Questa città, questo club, queste persone, mi avete dato tutto. Non potevo fare altro che restituire. E sapete una cosa? Abbiamo vinto tutto».
Per questo De Bruyne sarà amato per sempre a Manchester e stasera potrà presentarsi a testa altissima all’Etihad Stadium, dove lo attende anche da avversario un’accoglienza trionfale. Ma al di là dell’amarcord per il fuoriclasse belga sarà anche l’occasione per una rivincita personale, visto che il City lo ha di fatto scaricato ed è grazie all’offerta ricevuta dal Napoli che KDB può ancora essere protagonista sul palcoscenico della Champions League. Sia pure con una maglia colorata di un azzurro un po’ più intenso. Tutti gli occhi saranno puntati su di lui e per i suoi ex tifosi sarà impossibile trattarlo come un avversario, perché nove anni passati insieme e impreziositi da tante vittorie non si dimenticano. In campo però niente sconti: ognuno andrà per la sua strada. Durante i 90’ non ci sarà spazio per l’amarcord.