MILANO – Lookman è tornato ad allenarsi con l’Atalanta. Dopo la sconfitta di Parigi in Champions, alla ripresa degli allenamenti a Zingonia c’era anche l’attaccante nigeriano, per la prima volta in gruppo in questa stagione. Un ritorno che chiude una lunga estate di tensioni, fra voci di mercato e incomprensioni. Dopo mesi di gelo, con il giocatore che era arrivato a togliere dai social network le i proprie fotografie in maglia nerazzurra e la qualifica di “player for Atalanta”, i rapporti sono tornati distesi. Il dialogo tra l’eroe della finale di Europa League del 2024 e il club era iniziato già nei giorni scorsi. Tra domenica e lunedì, Lookman, la famiglia Percassi e il direttore sportivo Tony D’Amicosi sono scambiati messaggi, per poi vedersi prima della trasferta col Psg, per fissare nuovi paletti: rispetto reciproco, massimo impegno da parte del giocatore e disponibilità della squadra a riaccoglierlo.
I segnali di riallineamento
Ieri mattina Lookman ha avuto un faccia a faccia con il tecnico Ivan Juric, che aveva definito la questione «difficile, spiacevole, bruttina», e che ora gli ha espresso stima. Per contro, Ademola ha garantito di aver voltato pagina. Non meno importante è stato il discorso ai compagni di squadra, a cui Lookman ha assicurato di aver ritrovato serenità e motivazioni, dopo un’estate difficile. Tentato da un trasferimento all’Inter, l’attaccante anglo-nigeriano ha forzato la mano, fino a rifiutare di tornare in ritiro. L’Atalanta non ha ceduto, determinata a mantenere la propria linea: i giocatori sotto contratto possono lasciare Zingonia solo alle condizioni (e ai prezzi) del club. Tenere il punto non è stato indolore per la Dea, che ha dovuto fare a meno di uno dei suoi migliori calciatori nell’avvio di stagione, ma l’approccio alla fine ha pagato.
La tregua
Dopo il confronto e le scuse, Lookman in tarda mattinata si è allenato in gruppo. La condizione fisica deve crescere, viste le tante settimane di lavoro in solitaria. Ma la convocazione per domenica contro il Torino non è impossibile. Sarebbe il segnale di una tregua che, se confermata nei prossimi mesi, potrebbe trasformarsi in una nuova partenza.