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Sarri e il senso del derby: “Ne ho perso solo uno su 6, provai disagio e vergogna”

Il tecnico della Lazio alla vigilia della sfida con la Roma: “Fondamentale l’aspetto caratteriale”. Sull’orario delle 12,30: “Sconfitta per il calcio e per le istituzioni”

Roma – Il senso del derby tra Lazio e Roma sintetizzato da Maurizio Sarri: “Io ne ho giocati sei, ne ho perso uno ma ricordo solo quello, provavo disagio e vergogna”. Quattro le vittorie del tecnico toscano, che non sa ancora se domani potrà contare su Rovella a centrocampo. Recuperato Castellanos, è in dubbio anche Dele-Bashiru. Perentorio, Sarri, sull’orario: “Giocare alle 12.30 è una sconfitta per il calcio e anche per le istituzioni, in pratica ammettono di non essere in grado di mantenere l’ordine pubblico. Ma a noi dell’orario non deve importare nulla, dobbiamo cercare di vincere per dare una gioia alla nostra gente”.

“Uno dei derby più intensi del mondo”

E ancora: “Il derby è il derby e le emozioni sono sempre le stesse. La partita è particolare, estremamente sentita. Questo è uno dei più intensi in Europa e nel mondo e a livello di adrenalina per forza di cose lo senti. Taty sembra recuperabile, Rovella vediamo. Se non gioca lui, gioca un altro (Cataldi, ndr). Non mi sono mai lamentato del mercato che non c’è stato, non mi lamento degli assenti. Forse ce la facciamo a portare in panchina Patric, ma è una presenza più simbolica che effettiva. Dele-Bashiru ieri aveva solo un piccolo dolore in mattinata, c’è stato un controllo cautelativo e oggi si dovrebbe allenare a pieno regime e domani sarà in formazione”.

Sfida tra due popoli che si odiano

Uno dei problemi da superare, per la sua Lazio, è la maggiore fisicità della Roma: “A creare difficoltà sono sempre le squadre fisiche e aggressive. Chiaro che bisognerebbe essere su altissimi livelli tecnici per mandare a vuoto questa aggressività. Roma favorita? Di chi parte in vantaggio non mi importa niente, qui si parla di una sfida tra due popoli che dal punto di vista sportivo si odiano e quindi a me interessa che la mia squadra vada in campo senza pensare a chi è favorito e chi no. Non mi importa della temperatura alta, 35 gradi, né della differenza in campo. Giochiamo per dare soddisfazione al nostro popolo. Non dobbiamo sbagliare niente”.

“Gasperini al debutto? Ci metterà poco a capire il derby”

Il suo legame con la Lazio sembra sempre più forte: “Il tempo ti fa affezionare e amare sempre di più l’ambiente e la squadra. Quest’anno poi me la sento maggiormente sulle spalle. I tifosi, nella maggior parte dei casi, hanno dimostrato di essere pazienti e hanno un amore smisurato per questa maglia. Una cosa simile l’ho vista solo a Napoli e da fuori si fa fatica a capirlo. L’attaccamento è viscerale e sarebbe importantissimo riuscirlo a trasmetterlo ai giocatori”. Dall’altra parte, Gasperini è al debutto: “Ma ci metterà poco – dice Sarri – a rendersi conto dell’atmosfera speciale, già all’ingresso in campo. Prenderà subito consapevolezza”.

La questione caratteriale

La ricetta per vincere: “Essere più forti di loro dal punto di vista caratteriale. Questa è una partita in cui gli aspetti emozionali e motivazionali contano più di quelli tattici”. Ma un piano tattico esiste, ovviamente: “Noi dobbiamo andare ad attaccare gli spazi, non palleggiare nella nostra metà campo. Queste partite hanno una componente particolare che le rende diverse, ma la preparazione tecnica è la stessa. Di derby ne ho giocati 6 qui a Roma e mi ricordo solo quello che ho perso, per il disagio che ti entra dentro. Mi ricordo la vergogna quasi di entrare nel centro sportivo dopo la sconfitta. In questa partita se non fai tutto quello che devi fare rischi di deludere un popolo molto più che per una qualsiasi altra sconfitta. Quindi non bisogna risparmiare niente. Si gioca sempre per vincere. L’orario è pesante per entrambe le squadre. Non è una sconfitta della Lazio e della Roma è una sconfitta per il calcio e per le istituzioni”.

“Pedro giocherà, non so se dall’inizio”

La tentazione di affidarsi al 38enne Pedro dall’inizio: “La partita la giocherà, non so se in parte o dal primo minuto. Devo decidere, bisogna valutare cosa ho a disposizione anche per poter eventualmente cambiare la partita in corso. Su Pedro comunque facciamo sempre grande affidamento”. La sfida con Gasperini: “Io e lui sono 30 anni che siamo in questo ambiente e in questo arco di tempo è cresciuto il rispetto che ho per lui come persona e come tecnico. Lo rispetto profondamente e in questa stagione so che alla Roma darà tanto, ma domani saremo parecchio distanti, parecchio contro”. Il mistero della sua Lazio: “Questa è l’unica squadra che abbia mai allenato che mi ha sempre dato l’idea di essere più intensa in allenamento che in partita. Evidentemente in gara è frenata”. Spera, Sarri, che si sblocchi nella partita più attesa della stagione.

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