UDINE – C’è un’immagine che racconta Christian Pulisic, quando pochi istanti prima di finire la sua partita contro l’Udinese si è letteralmente disperato per un passaggio sbagliato, che avrebbe messo davanti alla porta Gimenez. Poi, in panchina, ha chiesto scusa all’attaccante messicano. È questo il paradosso, ma anche la forza di Capitan America: non accontentarsi e avere sempre fame. Un po’ il messaggio che Allegri sta trasmettendo alla squadra: bisogna essere feroci. I giocatori, dopo il passo falso con la Cremonese, lo stanno seguendo.
Pulisic capocannoniere grazie al nuovo ruolo
Pulisic ieri ha segnato i gol numero due e tre del suo campionato, alla quarta giornata: al momento è in testa alla classifica cannonieri (con Thuram), è la sua miglior partenza da quando è in Italia. Ottenuta, tra l’altro, nonostante sia partito titolare solo in due gare, ieri e con la Cremonese. Ma nel nuovo ruolo che gli ha assegnato Allegri, lì davanti nel 3-5-2 rossonero, può esprimere appieno la sua capacità di finalizzare l’azione: crea occasioni per i compagni, ed è più facile che si trovi vicino alla porta, essendo meno decentrato rispetto allo scorso anno, quando giocava come esterno destro.
La doppietta con l’Udinese
Chris vede la porta, una qualità che non tutti gli attaccanti hanno: quando tira, spesso segna. “Quanti gol farò? Non mi sono posto un obiettivo, per me è più importante riuscire a vincere trofei”, ha detto ieri a fine partita. A Lecce aveva inciso entrando a gara in corso, a Udine ha mandato ai matti i difensori friulani fin dall’avvio: per fermarlo Kristensen e Ehizibue lo hanno dovuto placcare (“Sto bene, ma ho preso botte ovunque”). Il primo gol l’ha segnato da centravanti, rapido e letale sotto porta dopo il rinvio sbilenco di Sava sulla scivolata di Kristensen. È entrato nell’azione del raddoppio di Fofana, per il tris milanista si è rimesso in proprio: si è girato in un fazzoletto e ha fulminato Sava.
Obiettivo rinnovo
Il tassametro corre: in 105 partite complessive con il Diavolo, ha segnato 36 gol con 24 assist. In qualche modo, insomma, lui incide sempre. “Abbiamo una grande squadra, ora è importante trovare continuità pensando partita dopo partita. Dietro siamo molto solidi, Modric con la sua esperienza ci aiuta tanto”, ha detto ieri sera. Un passo alla volta, fino alla meta. Il gruppo sempre prima del singolo, come ragiona un vero leader. Poi si dovrà riparlare del rinnovo. Pulisic ha ancora due anni di contratto, ma il Milan ha da tempo allacciato i rapporti con il suo entourage proponendogli un prolungamento fino al 2029 con adeguamento dell’ingaggio. Chris in questi mesi ha aspettato, anche per valutare i piani della società. Se ne riparlerà presto.